E’ l’atto finale di un processo di stabilizzazione atteso da diversi anni e che riguarda la parte finale dei 992 lavoratori ex Pip ricadenti del cosiddetto bacino “Emergenza Palermo”. Oltre 700 di questi lavoratori hanno già firmato, nello scorso mese di aprile, il contratto con la Sas – Servizi Ausiliari Sicilia.
Lunedì, 1 luglio, verranno convocati mediante raccomandata i restanti 227 lavoratori che attendono la tanto agognata stabilizzazione. Il contratto vero e proprio sarà firmato tra il 22 e il 23 di luglio, secondo il cronoprogramma predisposto da Sas. Di fatto, tra 4 giorni, a ciascuno di questi 227 lavoratori sarà inviata una raccomandata con la quale si comunicherà il passaggio conclusivo di questo lungo percorso.
“Possiamo serenamente dire – sottolinea Mauro Pantò, presidente di Sas – che si tratta di un momento storico perché finalmente, dopo 23 anni di promesse non mantenute, siamo riusciti a garantire le aspettative di questi lavoratori. Un riconoscimento è dovuto al presidente Schifani e al suo governo che con atti concreti ha sostenuto questa battaglia di giustizia e dignità”.
Fondamentale è stato lo stanziamento di 22,5 milioni di euro per il triennio 2024/2026 predisposto già lo scorso luglio dal governo regionale. Poi un passo dietro l’altro, seguendo un iter che ha visto l’opportuna accelerazione proprio nelle scorse settimane per consentire il completamento delle assunzioni.
Il 12 giugno scorso Sas ha ricevuto l’albo aggiornato dei lavoratori ex Pip da cui attingere per procedere alle assunzioni; il 14 giugno il Cda ha approvato e deliberato l’iter di assunzione e il cronoprogramma che sarà pubblicato il prossimo lunedì sul sito dell’azienda; e infine, nel rispetto dei tempi di legge, il giorno 1 luglio si procederà all’invio della comunicazione ai 227 lavoratori che dal 22 al 23 luglio firmeranno il contratto.
“Il paradosso è che adesso che finalmente ogni ostacolo è stato rimosso – aggiunge Pantò – c’è qualche sindacato che prova strumentalmente ad alzare la voce per accreditarsi domani un risultato che appartiene in primis al governo Schifani e poi anche alla Sas che con grande professionalità ha saputo rappresentare un importante momento di sintesi. I fatti parlano chiaro: siamo riusciti a stabilizzare 992 lavoratori che da 23 anni attendevano questo momento. Il resto sono chiacchiere e inaccettabili provocazioni che già gli stessi lavoratori hanno individuato e rispedito al mittente”.
“Passi tutto, anche le sterili polemiche se si raggiunge l’obiettivo delle assunzioni degli Ex Pip.
Il presidente della Sas Mauro Pantò parla di ‘qualche sindacato che prova strumentalmente ad alzare la voce per accreditarsi domani un risultato che appartiene in primis al governo Schifani e poi anche alla Sas che con grande professionalità ha saputo rappresentare un importante momento di sintesi” risponde a distanza Mimma Calabro che continua “Se è alla Fisascat che si riferisce allora è opportuno precisare che nessuno ha negato o sottovalutato i meriti altrui. Al contrario è stato riconosciuto l’impegno del governatore Renato Schifani che ha preso in mano la situazione. Il suo intervento è stato decisivo. E la dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, è venuta anche oggi dall’approvazione della manovra di bilancio ennesima dimostrazione che gli impegni presi dal Presidente Schifani vengono puntualmente e inesorabilmente mantenuti. Dunque merito va dato tanto al Presidente quanto al suo governo”
“Se per ‘alzare la voce’ si intende, però, il lavoro del sindacato affinché vengano mantenuti gli impegni presi e rispettati quelli futuri, allora siano onorati di averlo fatto e continueremo a farlo. Alzeremo la voce tutte le volte che servirà a sbloccare incomprensibili perdite di tempo. Da mesi i lavoratori aspettano una sacrosanta contrattualizzazione, avevamo detto di essere pronti a scendere in piazza e invocato il senso di responsabilità collettiva di fronte ai lavoratori e alle loro famiglie: oggi apprendiamo la buona notizia della convocazione. Casualità, coincidenza? Poco importa.
Crediamo di avere contribuito, negli anni, a mantenere alta l’attenzione sull’argomento”.
“Potremmo – conclude Calabrò – stare qui a prenderci dei meriti, ma non è questo il nostro compito. Lasciamo che lo faccia qualcun altro, noi saremo sempre al fianco dei lavoratori. Sin d’ora ribadiamo che per completare la prima tranche si devono contrattualizzare 1166 lavoratori”.
“Da oggi, infine, può partire anche la seconda fase grazie all’approvazione della manovra di bilancio e questo, ancora una volta, non può che vederci contenti e riconoscenti per il mantenimento degli impegni assunti”