Oltre 60 dipendenti della ex commessa Enel della sede palermitana di Almaviva saranno trasferiti a Rende. Lo comunica l’azienda al termine delle procedure di selezione che avrebbero dovuto definire il trasferimento dei lavoratori a Exprivia, societa’ di Molfetta subentrante nell’appalto.
“A oggi – scrive la direzione in un documento – al termine del processo di selezione sono state ricevute 227 dimissioni”, a fronte delle 297 attese in base all’accordo siglato al Mise l’8 novembre, “e pertanto, come previsto dal verbale, si procedera’ a mantenere a Palermo 98 dipendenti e a trasferire gli altri verso la sede di Rende“.
A tal fine, informa Almaviva, verra’ elaborata una graduatoria del personale della commessa Enel in base a criteri di legge, quali anzianita’ e carichi familiari, e si fornira’ comunicazione del trasferimento ai 70 dipendenti interessati”.
L’azienda nella lettera spiega che i dipendenti che avevano manifestato interesse a passare sotto le insegne di Exprivia erano stati 306, ma di questi la societa’ si era detta disponibile a reclutarne 257, a fronte della mancata corrispondenza dei profili orari del personale candidatosi con quelli previsti dall’accordo. Nei fatti, pero’, sono state solo 227 le dimissioni ricevute dal colosso dei call center.
Cgil, Fistel, Uilcom, Ugl spiegano: “L’azienda ha precisato che le risorse che intende trasferire sono ad oggi 62; a queste invierà la lettera di trasferimento a Rende, con decorrenza 19 dicembre per chi ha già ricevuto la lettera, decorrenza 9 gennaio per i colleghi che rientravano nella seconda tranche e che non hanno mai ricevuto comunicazione”.
I sindacati proseguono: “Per l’ennesima volta l’azienda dimostra di intraprendere scelte unilaterali e poco lungimiranti che, andando a colpire direttamente i lavoratori, potrebbero avere ripercussioni gravissime sul già pesante clima aziendale”.
Intanto c’è attesa per il tavolo di lunedì sulla vertenza al ministero dello Sviluppo economico.