Ieri pomeriggio si è svolto a Palermo un tavolo su Almaviva delle organizzazioni sindacali per affrontare la vertenza del call center, in preparazione della convocazione del 16 febbraio alla Regione.
“I lavoratori sono molto preoccupati e noi rilanciamo la preoccupazione per le sorti non solo di Almaviva ma di un settore che in Sicilia impiega 20 mila addetti – dichiara il segretario della Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso – Finalmente si è aperto con un tavolo con la Regione, che per tutto questo tempo era rimasta la grande assente. L’assessore Mariella Lo Bello ha confermato l’incontro del 16. Alla politica chiediamo uno sforzo concreto, un piano industriale su ricerca, sviluppo e formazione nel settore, anche alla luce degli investimenti sulla digitalizzazione in Italia. Quando la politica interviene fattivamente, come ha fatto il Comune di Palermo che ha inserito 22 milioni nel masterplan per il Teatro Massimo, si riescono a ottenere dei risultati. Ci attendiamo una riposta concreta. Non vorremmo ritrovarci con la fuga di un’altra grande industria dal nostro territorio, come ha fatto la Fiat, che ha dismesso la fabbrica di Termini e ha continuato a produrre auto altrove. Non vorremmo che la stessa cosa accada nel settore dei servizi”.
Restano al momento confermate altre due giornate di sciopero già proclamate a dicembre per il 17 febbraio e il 1° marzo. “Le date sono state già decise con largo anticipo. In base alle risultanze dell’incontro, valuteremo se effettuare queste altre due giornate di sciopero – aggiunge Maurizio Rosso – Il 16 i lavoratori si raduneranno in sit-in sotto la sede dell’assessorato. E’ abbiamo messo in cantiere anche altre iniziative: è in programma uno spettacolo in una piazza della città per mettere al centro la vertenza Almaviva e faremo un’assemblea a palazzo delle Aquile, invitando tutti i deputati nazionali della Sicilia. In programma ci sono anche una petizione e una raccolta di firme”.
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