Gli assessori regionali alle Attività produttive, Edy Tamajo, e alla Famiglia, Nuccia Albano, parteciperanno domani (martedì 31 gennaio) a un nuovo incontro a Roma al ministero delle Imprese e del made in Italy per affrontare le questioni relative alla vertenza Almaviva. All’incontro saranno presenti oltre ai sindacati, i rappresentati del ministero del Lavoro e della Salute.
“Il governo regionale – dice il presidente Renato Schifani – continua a seguire con scrupolo la vicenda dei lavoratori Almaviva. La presenza di due assessori domani al tavolo con il ministro Urso dimostra l’attenzione dedicata alla vertenza che coinvolge centinaia di famiglie”.
“Continua – aggiunge l’assessore Tamajo – l’importante dialogo con Roma per trovare una soluzione utile che metta in sicurezza l’intero comparto dei lavoratori Almaviva. Stiamo facendo tutto il possibile, l’auspicio è che il governo nazionale, insieme con i vertici dell’azienda, possano trovare urgentemente una soluzione”.
I sindacati plaudono disponibilità ma chiedono soluzioni
“In Almaviva centinaia di posti di lavoro sono a rischio. Per la gran parte a Catania e in Sicilia. Dal confronto di oggi con i rappresentanti del Governo, nella sede del ministero del Made in Italy a Roma, sono arrivate disponibilità certamente apprezzabili. Noi, però, attendiamo soluzioni e fatti concreti. Per tutti”. Lo affermano i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni che hanno promosso una manifestazione a Catania.
“Tante, troppe, persone a Catania e Palermo – aggiungono i sindacati – vedono in pericolo il proprio futuro occupazionale dopo avere svolto un servizio essenziale nella campagna anti-Covid per conto del ministero della Salute. Dal 31 dicembre oltre 180 lavoratori sono in cassa integrazione a zero ore e paradossalmente, essendo stati dirottati in tale attività da altre che svolgevano già in Almaviva, hanno perso il diritto alle garanzie della cosiddetta clausola sociale. Nella riunione interministeriale di oggi, oltre alla riconvocazione del tavolo entro dieci giorni, abbiamo appreso della volontà di offrire soluzioni ma parziali. Siamo molto lontani dai numeri di chi è stato impegnato in questa commessa”.
“A fine febbraio scadono ammortizzatori sociali per Almaviva”
Le parti sociali ricordano “A fine febbraio scadono gli ammortizzatori sociali per Almaviva, il Ministero del Lavoro ha aperto a una possibile proroga. Abbiamo chiesto un tavolo permanente, da cui ci aspettiamo fatti. Non parole. Va sottolineato, peraltro, come la gara che il ministero della Salute vuole bandire per rendere strutturale il servizio 1500 coprirebbe un terzo o poco più dei cinquecento lavoratori impiegati sinora, prevalentemente nella nostra regione”.
“Sollecitiamo soluzioni alternative”
E concludono: “Sollecitiamo al Governo soluzioni alternative, a cominciare dal coinvolgimento di aziende partecipate come Enel e Poste che attualmente hanno commesse di call-center proprio nel nostro territorio e che potrebbero aumentare i loro volumi occupazionali. Stessa cosa sarebbe praticabile con i Cup, i Centri unici di prenotazione della Regione Sicilia. Queste – chiosano i sindacati – sono alcune delle nostre proposte, ma ministero della Salute e Almaviva non possono comunque esimersi dalle proprie responsabilità. Adesso, servono risposte”.
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