L’accordo raggiunto sul call center Ita Covisian che riguarda i lavoratori Almaviva trova la soddisfazione dei sindacati. Ma da solo non può bastare per dare certezze e stabilità ad un settore che da anni oramai corre sempre sul filo di un rasoio, tra paventate chiusure, depotenziamenti e delocalizzazioni che sono sempre dietro l’angolo. D’accordo Cgil e Cisl sul fatto che l’accordo non può che essere solo un punto di partenza e che quindi non bisogna cullarsi in attesa di una prossima crisi
“Questa vertenza, dall’esito assolutamente non scontato – dichiarano il segretario generale Slc Cgil Marcello Cardella, Emiliano Cammarata di Slc Cgil e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – dimostra in modo evidente che il settore dei contact center necessita di profondi cambiamenti e di nuove politiche industriali. In particolare, si deve porre un argine a quel rapporto ‘malato’ tra fornitore e committente, fatto di gare al ribasso e vincoli economici insostenibili”. “Occorre – aggiungono Ridulfo, Cardella e Cammarata – un rilancio e un consolidamento del settore attraverso una profonda trasformazione dei servizi alla clientela, che devono diventare un valore aggiunto per l’impresa e per il cliente. In questo senso le ingenti risorse previste per la digitalizzazione dal Pnrr devono rappresentare un volano per la crescita e la riprofessionalizzazione degli addetti”.
“La vertenza di Almaviva – aggiunge invece il segretario generale Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana – ha mostrato ancora una volta il nervo scoperto del settore dei call center che necessita di riforme e regole che mettano al centro la tutela dei lavoratori e non di certo come avviene oggi il profitto delle aziende legato al massimo ribasso nelle gare. Il Paese deve puntare su questo settore e sulle sue professionalità, il progetto di far diventare ‘polo industriale’ le telecomunicazioni, va legato all’innovazione tecnologica alle risorse che giungeranno con il Pnrr, che se non riescono a svolgere il ruolo per le quali sono state stanziate, non saranno altro che un’altra occasione per far rinascere i nostri territori”.
La prossima settimana saranno indette le assemblee per illustrare i dettagli dell’accordo e fare esprimere le lavoratrici e i lavoratori coinvolti dall’intesa raggiunta alfine di procedere con le fasi di assunzione presso Covisian Spa. E’ stato firmato ieri sera il preliminare di intesa che andrebbe a salvare quasi 550 lavoratori dei call center ex Alitalia, per lo più a Palermo con una quota a Rende, in Calabria. I lavoratori Almaviva dell’ex commessa Alitalia transiteranno nella società Covisian, che si è aggiudicata i servizi di customer care offerti dalla compagnia aerea Ita Airways. Fondamentale è stata l’applicazione della clausola sociale, che ha aperto le porte all’ipotesi di accordo, firmata dai sindacati nazionali di categoria Slc, Fistel e Uilcom, per l’assunzione a tempo indeterminato, ex novo, di 543 operatori (36 sulla sede di Rende, in Calabria e 507 su Palermo, in Sicilia), attualmente alle dipendenze di Almaviva Contact, in Covisian. L’accordo, su cui si esprimeranno nei prossimi giorni i lavoratori, riguarda tutti i lavoratori Almaviva che operavano nella commessa Customer di Alitalia ma con una riduzione oraria del 10%. Ai lavoratori con profili orari a tempo parziale a 20 ore settimanali verrà proposta assunzione a 18 ore settimanali; ai lavoratori con profili orari a tempo parziale a 30 ore settimanali verrà proposta assunzione a 27 ore settimanali; mentre ai lavoratori con profili orari a 40 ore settimanali verrà proposta assunzione a 36 ore settimanali. La società ripristinerà i profili orari, attualmente previsti dai contratti individuali attivi con Almaviva Contact, dal primo gennaio 2024.