Stamane, al termine dei funerali di Stato sulla tragedia di Casteldaccia, il deputato regionale dell’Udc Vincenzo Figuccia ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza regionale. Affrontato il tema alluvioni e dissesto idrogeologico per non lasciare indiscusse responsabilità, fatti e dinamiche sui tragici eventi che nelle ultime ore a causa del maltempo, hanno colpito il territorio regionale.
“Ottobre 20009 catastrofe dell’alluvione di Giampilieri con 38 vittime, settembre 2015 alluvione a Lipari, colpite le Eolie, ottobre 2015, situazione drammatica in provincia di Messina tra Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, ottobre 2016 apocalisse tra Sciacca e Ribera, in questi giorni la tragedia di Casteldaccia. Non possiamo ricordare soltanto di fronte agli eventi disastrosi. Questa conferenza stampa è per non dimenticare – dice Figuccia che apre i lavori con un calendario di ricordi tristemente indelebili. La popolazione residente ad alto rischio – prosegue il parlamentare – ammonta 53 mila unità mentre altri 28 mila sono esposti a rischio alluvioni. I dati sono allarmanti. Serve ripensare una pianificazione di protezione civile per il rischio idrogeologico e l’utilizzo delle risorse umane per garantire l’incolumità dei siciliani e la viabilità e accessibilità ai fini abitativi ed economici. Serve che la Regione si attivi per la realizzazione di una mappatura a trecentosessanta gradi che coinvolga l’intera rete stradale regionale con i suoi 18 mila chilometri di arterie statali, 700 chilometri di autostrade ed i suoi 1400 chilometri di rete ferroviaria. Presenterò un disegno di legge che affronti il tema del dissesto idrogeologico e del piano utilizzo delle risorse umane. La finanziaria sarà in oltre un’occasione per presentare numerosi emendamenti che garantiscano un intervento attento nel settore attraverso il pieno utilizzo delle risorse umane presenti a partire dal mondo della forestazione attraverso il coinvolgimento dei forestali nelle attività di prevenzione e messa in sicurezza del territorio.”
“È gravissimo che si pensi al problema della messa in sicurezza ogni qual volta si registrano morti e lutti – dichiara Maurizio Grosso segretario generale Sifus-Confali, al fianco di Figuccia – la nostra organizzazione sindacale è nata all’indomani dei fatti di Giampilieri e da allora ritiene che il territorio regionale debba essere messo in sicurezza attraverso l’utilizzo dei lavoratori forestali e dei consorzi di bonifica. Il disegno di legge di iniziativa popolare che abbiamo presentato amplia le competenze del personale forestale mediante la pulizia dei letti dei fiumi, dei laghi e dei torrenti quali interventi indispensabili che interessano un territorio in cui 270 comuni 390 sono a rischio idrogeologico”
“Il governo tende a dimenticare – dice Salvatore Ferrara, dottore forestale che intervenuto . Negli ultimi anni – prosegue – i fenomeni straordinari rendono sempre più necessario l’intervento di tutto il comparto forestale. Il CFRS ha una sala operativa di ultima generazione in grado di gestire gli eventi calamitosi di protezione civile, 85 distaccamenti distribuiti su tutto il territorio regionale con una distribuzione di 600 guardie forestali che gestiscono 60000 uomini del servizio antincendio boschivo. Urge che tutto questo capitale umano venga impiegato nello svolgimento delle attività di protezione civile come previsto dalla normativa regionale.
Infine, il consigliere comunale di Bagheria Giuseppe Cangelosi interviene così: “non si può perpetrare la logica dell’oggi facciamo tanto domani si vede e quanto è avvenuto a Bagheria e nei territori limitrofi in tutto il mezzo giorno. A Bagheria la procura parla di circa 700 gli immobili abusivi a quali si aggiungono le cosiddette “case fantasma” delle quali nulla si sa. È una ricognizione di tutti i comuni della Regione e a quel punto sarà la politica a doversi assumere le responsabilità di quei circa 100 mila immobili che dovranno essere demoliti”
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