Il Movimento 5 Stelle ed il Partito democratico provano ad unire le forze anche in Sicilia. L’obiettivo è quello di unire le forze di opposizione al governo Schifani sfruttando l’onda lunga del successo elettorale alle Regionali in Sardegna dove la candidata espressa dall’alleanza Cinque Stelle-Pd Alessandra Todde ha vinto le lezioni sconfiggendo in volata Paolo Truzzu.
E il primo test, in primavera, saranno le Amministrative quando diversi Comuni tra cui Caltanissetta, Gela, Bagheria, Monreale, andranno alle urne per rinnovare le relative amministrazioni.
Il patto elettorale fra Pd e 5 Stelle potrebbe essere siglato a Gela dove intorno al civico Terenziano Di Stefano i grillini hanno costruito una coalizione che include il Pd e la lista civica Sud chiama Nord. È lo stesso schema che forma l’opposizione anche all’Ars.
Mentre è un po’ più complicato che il patto elettorale si concretizzi anche a Caltanissetta: grillini sono al governo e da cinque anni il Pd è all’opposizione in modo molto critico.
Ma il punto è politico e non tecnico. Al di là delle città chiamate al voto in primavera (trentasei nell’isola) i leader del centrosinistra fin da ora stanno provando a formare la coalizione per fidare il centrodestra alle prossime Regionali del 2027. Una rincorsa che parte da lontano. Tuttavia, le prove generali sono già in corso. Al punto che i grillini pressano già il Pd per togliere una pregiudiziale al patto elettorale: quella secondo cui a esprimere il futuro candidato a Palazzo d’Orleans debbano essere proprio i Dem.
Forte della vittoria della Todde, espressione dei grillini, il leader regionale Nuccio Di Paola rivolge un appello al Pd e chiede di emulare l’esempio della Sardegna: “come per la Todde esprimiamo noi il candidato”. Dai democratici il segretario Anthony Barbagallo è sicuro che un nuovo patto con i grillini sia ormai naturale, ma sottolinea che “il campo va allargato”.