La vertenza Almaviva si fa sempre più preoccupante. È “allarme rosso” infatti – titola oggi il Giornale di Sicilia in edicola – per i 621 dipendenti di Palermo che rischiano il licenziamento dopo che la commessa del call center Ita (la compagnia aerea che da giorno 15 prenderà il posto di Alitalia) è stata vinta dalla ditta Covisian. Quest’ultima, a detta dei sindacati, non applicherà la clausola sociale che prevede il riassorbimento dei dipendenti di Almaviva Contact Palermo. Ed è sempre più vicina la rottura definitiva.
Nuovo sciopero lunedì
Da lunedì 4 ottobre i lavoratori del Capoluogo siciliano si riuniranno per manifestare nuovamente in piazza. Dopo le proteste alla stazione Notarbartolo e davanti Palazzo dei Normanni, i sindacati hanno annunciato un nuovo sciopero per lunedì.
Covisian “forma altro personale”
“Dopo il nulla di fatto dell’ultimo incontro ministeriale – denunciano i sindacati in una nota – gli equilibri, già precari, di questa delicata vertenza vengono ulteriormente minati dalla determinazione di Covisian di formare risorse per la commessa ITA, pur non essendo ancora pervenuti ad una soluzione che metta in sicurezza tutti i lavoratori di Almaviva–Alitalia. Le competenze e le professionalità acquisite in più di venti anni di lavoro non devono essere ignorate”.
La posizione di Covisian
In realtà circa un mese fa Covisian aveva dichiarato l’intenzione di mantenere il call center di Palermo, con l’esigenza di formare 60 persone da impiegare nel Customer Care di Ita in maniera temporanea. La proposta di Covisian è di riassorbire circa 380 persone in due anni: 160 subito, altri 180 tra aprile e dicembre 2022, e gli ultimi 40 nel 2023. Proposta però ritenuta “irricevibile” dai sindacati.
La lettera
I sindacati hanno quindi deciso di scrivere una lettere al Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti; a quello del Lavoro, Andrea Orlando; al presidente di Ita, Alfredo Altavilla; al direttore delle risorse umane di Covisian, Mario Sartarelli: all’amministratore unico di Almaviva Contact, Andrea Antonelli, per denunciare la mancata applicazione delle clausole sociali.
I lavoratori di Almaviva potrebbero entrare in cassa integrazione. La trattativa è in stallo e lo strappo appare sempre più vicino se il Governo nazionale non interverrà.
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