La Sicilia è una delle 8 regioni italiane dove cresce l’incidenza del morbillo. Nell’Isola l’incidenza è doppia rispetto alla media Paese Un allarme importante in un tempo in cui i vaccini hanno ridotto all’osso questa malattia molto pericolo0sa e dagli effetti collaterali importanti se contratta in età adulta.
Dal 1° gennaio 2024 al 30 novembre 2024, in Italia sono stati notificati 991 casi di morbillo, di cui 907 confermati in laboratorio (91,5%), 30 probabili e 54 possibili. Di questi, 71 casi (7,2%) risultano importati. Sono 18 le Regioni e Province Autonome che hanno segnalato casi, con otto Regioni, tra cui la Sicilia, che hanno registrato l’86,2% del totale dei casi (854 su 991). A livello nazionale, l’incidenza è pari a 18,3 casi per milione di abitanti, mentre in Sicilia si attesta a 35,3 casi per milione.
Sono i dati del Morbillo raccontanti da Salvatore Sidoti, Direttore del Servizio Prevenzione Epidemiologica e Medicina Preventiva dell’Asp di Messina. “Nella provincia di Messina, sono stati segnalati 33 casi di morbillo dall’inizio dell’anno, con un trend in crescita dal mese di ottobre, con una prevalenza nella zona ionica della provincia. Di questi, 26 casi – dice Sidoti – riguardano soggetti non vaccinati, di età compresa tra i 7 mesi e i 56 anni. Sono stati registrati anche tre casi di cui non era noto lo stato vaccinale, due casi che avevano invece ricevuto una sola dose di vaccino e solo un caso che aveva effettuato entrambe le dosi. L’età mediana dei casi è di 12 anni, con quasi la metà (42%) che riguarda bambini tra i 7 mesi e i 7 anni non vaccinati, fascia d’età per la quale dal 2017 è prevista la vaccinazione obbligatoria. Solo nel mese di dicembre sono stati segnalati 12 casi, con un possibile incremento esponenziale nelle prossime settimane”.
Storicamente, il morbillo in Italia ha seguito un andamento ciclico, con picchi epidemici elevati tra gli anni ’70 e ’90, che si sono progressivamente ridotti grazie all’aumento delle coperture vaccinali, in particolare a partire dal 1997, quando si è allungato l’intervallo tra un’epidemia e l’altra. Tuttavia, la malattia continua a circolare nel Paese e, periodicamente, si verificano epidemie. Il morbillo non è una malattia da sottovalutare: tra le complicanze più frequentemente riportate a livello nazionale dall’inizio dell’anno ci sono epatite, con aumento delle transaminasi (149 casi) e polmonite (109 casi). È stato anche segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto non vaccinato.
“In questo contesto, – spiega Salvatore Sidoti, responsabile Spem – si rivolge un forte invito alla popolazione per effettuare la vaccinazione contro il morbillo, che è gratuita e disponibile presso i Centri Vaccinali Asp della provincia. La vaccinazione rappresenta l’unico strumento efficace per prevenire il morbillo e le sue gravi complicanze. È fondamentale che i medici di medicina generale facciano un forte appello ai propri pazienti riguardo all’importanza della vaccinazione contro il morbillo. La prevenzione è la chiave per proteggere la salute pubblica e fermare la diffusione di questa malattia altamente contagiosa. Ha proseguito: “Invitiamo tutti i professionisti a sensibilizzare le famiglie sull’importanza di completare il ciclo vaccinale. Ogni dose di vaccino rappresenta un passo verso la sicurezza dei nostri bambini e della comunità nel suo complesso. La vaccinazione è un’arma efficace e sicura per prevenire malattie gravi e per garantire un futuro più sano. Infine, ha concluso: “Facciamo appello a tutti i medici affinché promuovano attivamente la vaccinazione, fornendo informazioni chiare e supporto alle famiglie, affinché possano prendere decisioni consapevoli per la salute dei loro figli”.