Il cambiamento climatico e i suoi devastanti effetti sono stati al centro di un incontro promosso dai Lions con le scuole di Palermo. Dall’associazione non solo le nozioni sulla attuali conseguenze ma anche le contromisure per frenare questo pericoloso trend.
Il convegno si è tenuto storico Educandato Adelaide di Palermo. A promuoverlo il Lions club Carate Brianza Cavalieri del Distretto 108 IB1 e il club Palermo Mediterranea del Distretto Lions 108Yb. A confrontarsi e formarsi sul tema tre quinte classi del liceo del prestigioso istituto Palermitano. Anzitutto si è parlato delle cause e dei rischi. ad impattare negativamente industria e artigianato, l’eccessivo trasporto su strada, l’utilizzo di combustibili fossili. Ma anche la deforestazione per far spazio all’agricoltura ed agli allevamenti intensivi e il mancato riciclo dei rifiuti.
In tutto questo incide sul cambiamento climatico anche l’inquinamento marino. Causato anzitutto da plastica e rifiuti in mare o da attrezzature di pesca perse, abbandonate o dismesse in mare. Senza dimenticare ovviamente gli scarichi industriali e le sostanze nocive utilizzate in agricoltura, o ancora gli sversamenti di petrolio in prossimità delle piattaforme. Non da meno anche gli effetti della pesca a strascico che modificano l’habitat marino. Mensionate anche le principali conseguenze dell’inquinamento atmosferico e marino. Dal buco dell’ozono all’incremento dell’effetto serra.- A figurare nel lungo elenco le piogge acide, le patologie mediche, lo scioglimento dei ghiacciai, il rafforzamento degli uragani e l’estinzione delle specie e della biodiversità. In quest’ultimo caso ad incidere è il bracconaggio e commercio illegale di specie viventi in via di estinzione.
Tra i principali relatori l’avvocato Eliana Carbone, presidente del satellite ”Diritti umani” del Lions club Carate Brianza Cavalieri. “I possibili interventi sono tanti – ha detto Carbone – come la raccolta differenziata, più zone verdi in città e l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici o bicicletta. Ma anche il controllo del corretto funzionamento degli impianti di depurazione e l’aumento delle aree marine protette. Di grande attualità anche l’utilizzo dell’energia pulita e rinnovabile, così come l’aumento del rimboschimento. Si deve arrestare la distruzione della biodiversità e proteggere le specie a rischio di estinzione. Così come mettere fine al bracconaggio e al commercio del legname protetto, cioè quello che è vietato abbattere. Non meno importante anche la lotta allo spreco alimentare. Bisogna fare in modo che i governi mettano nei loro progetti nazionali la protezione dell’ambiente e della biodiversità. E che si attivino per aiutare i paesi più poveri con forme di cooperazione internazionale sia dal punto di vista dell’informazione che del sostegno”.