È tornato regolare il traffico all’aeroporto di Palermo dopo l’allarme bomba scattato ieri sera. I collegamenti, così come tutte le aree interne ed esterne allo scalo sono totalmente fruibili. Il rientro alla normalità dopo le verifiche effettuate in seguito alla segnalazione fatta dopo l’atterraggio di un volo proveniente da Pisa. L’aereo stesso immediatamente evacuato con tutti i suoi 190 passeggeri e l’equipaggio. Ieri sera l’intero spazio aereo di Punta Raisi chiuso e tutti gli altri voli in arrivo, per motivi di sicurezza, dirottati in altri aeroporti siciliani.
Le verifiche sul campo ovviamente, come accade in questi casi, sono affidate agli artificieri. Espletate le procedure di individuazione dell’eventuale ordigno e le operazioni di bonifica e messa in sicurezza. Controllati ogni spazio dell’aereo e le valige imbarcate. Ad intervenire a supporto degli artificieri anche vigili del fuoco, poliziotti, carabinieri e finanzieri in servizio nello scalo. per l’esattezza tre voli dirottati all’aeroporto Fontanarossa di Catania: quelli provenienti da Firenze, da Milano e da Budapest.
Allarme bomba, rivelatosi poi falso, davanti casa del sindaco di Partanna e deputato regionale Nicola Catania. E’ accaduto giovedì sera in via Calatafimi nella cittadina del Trapanese dove Catania vive con la sua famiglia. Ad intervenire i carabinieri e gli artificieri che hanno fatto brillare una micro carica vicino l’auto dove era stata segnalata la presenza di un ordigno. E’ stato in questo modo possibile verificare che si era trattato di un falso allarme bomba. La segnalazione era avvenuta attraverso una telefonata anonima fatta proprio ai carabinieri.
Appena qualche giorno fa segnalato un altro allarme bomba in Sicilia ma questa volta ai danni di una banca. E’ successo a Noto, nel Siracusano, in corso Vittorio Emanuele. Una telefonata, arrivata alla polizia ed ai carabinieri, ha avvertito della presenza di un borsa sospetta nella banca, per cui sono scattate le misure di sicurezza. L’area interessata è stata evacuata, le forze dell’ordine hanno predisposto un cordone per evitare che qualcuno potesse entrare.