Nel primo semestre 2024 aumenta del 10% il furto di dati sul dark web

Allarme attacchi Cyber, la Sicilia fra le regioni più colpite

Da una analisi della vulnerabilità degli utenti e delle aziende agli attacchi cyber effettuato dall’osservatorio Cyber di Crif, emerge che nei primi sei mesi del 2024 aumenta l’esposizione di nuovi dati in circolazione sul dark web e aumenta anche del 10%, rispetto al semestre precedente, il numero degli alert inviati relativi all’esposizione di dati sul dark web, che è stato di ben 978.957.

“Anche l’Italia ovviamente non è esente da questa minaccia cyber e  nei primi sei mesi del 2024 il 36,8% degli utenti ha ricevuto almeno un alert per dati rilevati sul dark web e si è posizionata al settimo posto nella classifica mondiale per quanto riguarda il numero di indirizzi e-mail compromessi e messi in circolazione sul dark web. Per quanto riguarda i dati frodati delle carte di credito in circolazione, l’Italia si colloca al diciottesimo posto nella classifica globale, un dato anche questo significativo – afferma Gabriele Urzì Dirigente Nazionale Fabi e Segretario Provinciale Fabi Palermo”.

Le combinazioni di dati più esposte alle frodi

“Analizzando la tipologia dati più esposta alle frodi, nel primo semestre del 2024 emerge come un dato appetibile per i cyber criminali sia la combinazione dell’indirizzo di residenza, associato alla e-mail (65,36% dei casi rilevati) che è aumentata del 146% rispetto al secondo semestre 2023. È aumentata del 142% (37,22%) invece la combinazione del numero di telefono associato con le e-mail. Particolarmente rilevante è la combinazione di numero di carta di credito, rilevata nel 41,79% dei casi, con i dati di sicurezza e la data di scadenza, elemento estremamente preoccupante perché collegata al rischio di frodi finanziarie – continua Urzì”.

I Paesi maggiormente colpiti e la situazione in Italia: Sicilia con 8,5% di alert ricevuti

“Tra i Paesi maggiormente colpiti dal fenomeno del furto di e-mail e password online l’Italia occupa la quinta posizione e la diciottesima per lo scambio di dati illeciti di carte di credito con un sensibile aumento di alert ricevuti dagli utenti relativi al furto di dati monitorati sul dark web. Infatti, gli utenti che hanno ricevuto almeno un avviso sono il 90,7%. Le fasce di età maggiormente coinvolte sono quelle dei 51-60 anni (25,8%), seguite dai 41-50 anni (25,5%), a pari con gli over 60 (25,5%). Gli uomini rappresentano la maggioranza degli utenti (64,0%). Le regioni con più alert ricevuti nei primi sei mesi dell’anno sono il Lazio (18,7%), Lombardia (13,8%), Sicilia e Campania (entrambe 8,5%), ma in proporzione sono gli abitanti di Molise, Sicilia, Lombardia, Umbria e Valle d’Aosta che hanno ricevuto più notifiche.  Sempre per quanto riguarda il nostro Paese, nel primo semestre 2024 i dati più frequentemente rilevati sull’open web (pubblicamente accessibili da chiunque sul web) sono stati il codice fiscale (63,1%) e l’e-mail (28,8%), seguiti a distanza da numero di telefono (5,4%), username (1,7%) e indirizzo civico (1%). Nel dark web, invece, nello stesso periodo, sono state invece le credenziali e-mail ad essere più frequentemente riscontrate, seguite dai numeri di telefono e dai codici fiscali. Questi dati, in particolare, potrebbero essere utilizzati per cercare di compiere truffe attraverso le sempre più frequenti tecniche di phishing o smishing. Come detto piu’ volte è questa la nova frontiera del crimine anche nelle aziende di credito – conclude Urzì”.

Leggi l'articolo completo