Sarà costituito alla Cgil Palermo l’archivio storico intitolato a “Nicola Cipolla”, che racchiuderà le preziose e voluminose raccolte di materiale documentale, personale e del Cepes, donate dal senatore alla Camera del Lavoro negli ultimi mesi della sua vita. Si tratta di libri, atti parlamentari, documenti della sua attività sindacale e politica, atti di convegni e di iniziative, da quelle sull’ambiente e sul Mediterraneo alle battaglie no Muos.
L’annuncio è stato fatto oggi durante i funerali del senatore Nicola Cipolla, svolti in mattinata alle 10 alla Camera del Lavoro, in via Meli 5, con centinaia di presenti.
“Sarà un luogo di studio e di ricerca, un luogo aperto agli studiosi, ai militanti, ai lavoratori e all’area progressista di questa città – ha detto il segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo – La Camera del Lavoro di Palermo, da Nicola Cipolla rifondata nel 1954, era la sua casa. Ha deciso lui di fare i funerali qui. Cipolla ci lascia una grande capacità di visione del futuro. Vogliamo continuare quel tipo di ricerca da lui condotta, in grado di dare risposte alla gente, sempre nel solco dei valori del lavoro, della dignità, della pace e della giustizia costitutivi del suo pensiero”.
Tantissime le personalità intervenute, i militanti, i parenti, gli amici. E i nipoti, che hanno raccontato, commossi e divertiti, i ricordi del nonno.
“Un funerale di un profeta leggero – ha detto il sindaco Leoluca Orlando, prendendo la parola – Era sempre presente e contemporaneamente dall’altra parte, capace di cogliere un tempo nuovo, avendo sempre come stella polare i diritti di tutti. Una profezia leggera, caratteristica di chi ha i valori forti”.
“Non è facile dire addio a una persona con un patrimonio di 95 anni di passione politica – ha aggiunto Anna Bucca, presidente del Cepes – Il suo motto era sempre al lavoro e alla lotta. Instancabile fino all’ultimo, nel progettare articoli e libri, confronti e discussioni a sinistra”. “Cipolla – ha proseguito il consigliere comunale Giusto Catania – aveva deciso di costruire una nuova generazione di militanti, di trasmettere il suo impegno per costruire un percorso della storia con lo sguardo proiettato verso il futuro. Per questo per noi è stato un grande maestro”,
Per Michele Pagliaro, segretario Cgil Sicilia, Cipolla “era una miniera che esprimeva un’infinità di file, una persona dal tratto gentile, umana e concreta. Il suo impegno nelle battaglie per conquistare la dignità dei lavoratori e del lavoro, la libertà e la democrazia, conteneva sempre un messaggio di speranza, sia da sindacalista che da politico. Condizione che non esiste più nella politica odierna”.
Per Ottavio Terranova, presidente del comitato provinciale Anpi di Palermo, e compagno di tanti anni di battaglie, “Cipolla era un costruttore di quadri politici e sindacali d’altri tempi. Non faceva distinzione tra sindacato e partito. Si lavorava tutti quanti e si doveva lavorare insieme”.
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