Un altro paio di mesi: questo è il termine temporale entro il quale gli abitanti del quartiere Albergheria di Palermo potranno usufruire del parcheggio multipliano di via Generale Cadorna, nei pressi dell’ospedale “Di Cristina”. Opera che, ad oggi, non è stata ancora consegnata. Ciò a causa della mancanza di alcune verifiche strutturali relative all’immobile.
Problemi che portano al persistere del cantiere, che restringe la carreggiata e costringe i residenti ad evitare il passaggio pedonale nelle ore serali. Secondo quanto riferito da alcuni abitanti della zona infatti, l’area sarebbe meta di utilizzatori di sostanze stupefacenti e uomini senza fissa dimora.
Il progetto del parcheggio multipiano
Un progetto, quello del parcheggio pubblico, che rientrava nella cosiddetta misura PAPA 180 compresa nel Patto per Palermo. Un accordo, sottoscritto nel 2016, che comprendeva investimento per oltre 770 milioni di euro. Di questi, tre sono stati destinati alla struttura che servirà sia il quartiere “Albergheria” che il pubblico del limitrofo ospedale “Di Cristina”. Un plesso che racchiuderà al suo interno 115 posti auto, più i settori destinati alle moto e alle bici elettriche.
Sui lavori, il Comune di Palermo anticipò la prima tranche di pagamenti nel 2019. Ciò con il versamento del 10% dell’importo complessivo finalizzato al progetto. Ma ad oggi la struttura, pur apparendo dall’esterno a buon punto, risulta ancora non consegnata. Elemento che ha attratto le proteste dei residenti, costretti a transitare in una strettissima via laterale per recarsi da via Cadorna a via dei Benedettini. Arterie sulla quale è presente proprio l’ingresso dell’ospedale.
I lavori, sui quali il Comune ha fatto da tramite, secondo quanto previsto dall’accordo sul Patto per Palermo, si sono conclusi il 17 luglio. A mancare all’appello, secondo quanto riferiscono dall’Arnas Civico, sarebbero i collaudi strutturali e tecnico-amministrativi. Documenti e valutazioni che richiederanno almeno un altro paio di mesi.
Il degrado raccontato dai residenti
A raccontare lo stato del cantiere e il malessere vissuto dagli abitanti della zona è Giovanni D’Amico, residente dell’Albergheria. “Tanti anni fa è stato eretto questo cantiere, al fine di costruire un parcheggio per agevolare i pazienti o chi viene qui in zona nella ricerca di un posteggio. Ma, nonostante la struttura risulterebbe essere completata, i lavori sono fermi. Dopo tutti questi anni, il cantiere è rimasto. E ha ristretto la stradella laterale, lasciando soltanto una piccola porzione a disposizione dei passanti”.
Il problema relativo al cantiere è principalmente di ordine pubblico. “Approfittando del buio – racconta D’Amico – alcuni soggetti si appartano nella stradella laterale, per poi praticare attività illecite. La sera, passando di qui, si possono notare persone che si drogano, spacciano o fanno i loro bisogni fisici. Questo sia sotto la visione dei reparti dell’ospedale dei Bambini, che dei residenti dello stabile. Inoltre, su questra strada, vi sono delle attività commerciali che non riescono a svolgere al 100% il loro lavoro, perchè si vedono bloccati”.
Una situazione sulla quale, vista l’importanza dell’opera, viene auspicato un intervento rapido. “Chiediamo al Comune se è possibile, visto che l’opera è completata, liberare l’area. Sarebbe un grande aiuto per la circoscrizione, soprattutto vista la presenza dell’ospedale. E vorremmo che questo muro di cinta si possa togliere, o comunque che si appongano delle telecamere, per scoraggiare chi viene qui per secondi fini”.
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