Sei appuntamenti da non perdere quelli della prima stagione teatrale “Città di Bagheria” organizzata dall’associazione culturale La scintilla e patrocinata dal Comune di Bagheria.
Oggi, in conferenza stampa a palazzo Butera, alla presenza dell’assessore Romina Aiello, del presidente dell’associazione La Scintilla, Angelo Di Salvo e di Vito Zappalà dell’omonima e nota compagnia teatrale, è stata presentata la stagione che partirà il prossimo 19 ottobre e durerà sino al 15 marzo 2019.
Per il momento 6 appuntamenti che arricchiranno l’offerta culturale e di intrattenimento bagherese ogni terzo venerdì del mese con compagnie teatrali note in tutto il territorio dell’Isola.
Dopo il successo degli scorsi anni, tra cui spicca il “Festival bagherese del Teatro Dialettale”, l’associazione La scintilla lancia questa nuova stagione con spettacolo che sono stati scelti dal suo presidente Angelo Di Salvo.
Nel dettaglio andranno in scena presso il Supercinema Multisala di Bagheria le seguenti piece:
* 19 Ottobre 2018: “Lo Scordabolario” di Salvo Piparo con le percussioni di Michele Piccione
* 16 Novembre 2018: “Femminerie” di A. Cutrona, A. Somma, A. Alamia – Compagnia teatrale “Comicamente Seri”
* 30 Novembre 2018: “Peppi ‘u scaricaturi ovvero Famiglia per bene” di Vito Zappalà – Compagnia teatrale “Vito Zappalà”
* 18 Gennaio 2019: “Alta infedeltà” di F. Susini – TDS Il teatro dei Saitta
* 15 Febbraio 2019: “Gobba a ponente…Lune crescente” di S. Rossino
* 15 Marzo 2019: “Professione falsi invalidi” di M. Privitera, A. Falci, S. Rossino – Il triangolo no Trio.
Le compagnie partecipanti sono tutte note e famose nel panorama teatrale siciliano ed hanno accettato di buon grado di partecipare a questa rassegna.
«Non potevamo esimerci dal patrocinare una rassegna che si chiama “Città di Bagheria”» – dichiara l’assessore Romina Aiello – «L’associazione la Scintilla si è spesa molto nell’ambito teatrale sul nostro territorio, e offre prodotti di alta qualità. Siamo lieti che questa kermesse teatrale contribuisca ad accrescere la proposta culturale di Bagheria. »