Si è aperto ed è stato subito rinviato al 20 settembre per un difetto di notifica il processo al direttore di Tele Jato, Pino Maniaci, accusato di estorsione, assieme ad altri dieci imputati. Secondo l’accusa, rappresentata dai Pm Roberto Tartaglia, Amelia Luise, Francesco Del Bene e Annamaria Picozzi, Maniaci avrebbe preteso favori e denaro da amministratori locali minacciandoli, in caso di rifiuto, di avviare campagne mediatiche negative nei loro confronti.
A processo anche Nicolò Salto, Giuseppe, Antonino, Tommaso, Francesco e David Giambrone, Francesco Petruso, Antonino Frisina, Antonio Salto e Salvatore Peteuso. Maniaci incappò nelle maglie della giustizia per caso: i militari dell’Arma indagavano sui clan di Partinico e sui rapporti tra mafia e politica locale. Da una intercettazione ambientale, a carico di un sindaco, in diretta venne fuori la consegna di una somma di denaro al giornalista. Circostanza che insospettì gli investigatori che decisero di metterlo sotto controllo.