La giunta comunale di Palermo, su proposta dell’Assessore alla Partecipazione Giusto Catania, ha approvato nella seduta di ieri le Linee Guida del “Laboratorio Cittadino” 2016-2017, il cui concetto cardine è il protagonismo della cittadinanza, sia nelle sue forme associative che come singoli individui.
Gli obiettivi che si prefigge di raggiungere l’amministrazione, sono sostanzialmente due: valorizzare il capitale umano della nostra città, attraverso il coinvolgimento diretto delle Circoscrizioni e lo sviluppo di forme di interazione con la cittadinanza di tipo più informale per l’attivazione in ogni Circoscrizione di un “Laboratorio Cittadino” su specifiche tematiche, in linea con i macro temi del nuovo Prg Palermo 2025 e con il progetto “Palermo città Educativa”, da individuare in sinergia tra l’Assessore alla Partecipazione e le otto Circoscrizioni nonché ove ritenuto, in funzione anche dei temi trattati nei Tavoli Tematici, con l’Assessore alla Scuola e Realtà dell’Infanzia.
Un altro obiettivo del Laboratorio è strutturare l’esperienza del “Laboratorio Cittadino” quale percorso che possa costituire modello di riferimento per tutti gli Uffici/Servizi dell’Amministrazione Comunale al fine di armonizzare i processi in tema di partecipazione.
Con le Linee Guida, vengono disciplinate quelle forme di collaborazione fra cittadini ed Amministrazione per la cura della città e della comunità che si sviluppano all’interno dei percorsi di partecipazione previsti nell’ambito delle politiche per il protagonismo responsabile e la città intelligente.
Per il sindaco Leoluca Orlando, “con questo documento, l’Amministrazione si dota di un nuovo strumento operativo per costruire percorsi e progetti partecipati, frutto di un lavoro di informazione e coinvolgimento della cittadinanza. Uno strumento per valorizzare e mettere a frutto esperienze già esistenti e crearne di nuove con l’obiettivo di rafforzare la sinergia fra pubblico e privato, fra istituzioni, gruppi organizzati e singoli cittadini.”
“La partecipazione è uno strumento importante per il governo della città – sottolinea Giusto Catania – e per questa ragione la sinergia tra giunta, consiglio comunale, circoscrizioni, istituzioni pubbliche e mondo dell’associazionismo sarà il terreno per la costruzione di un modello di città in cui si condividono responsabilità e si ampliano gli spazi di gestione della cosa pubblica”
L’Amministrazione, già dal 2015, ha sperimentato una nuova forma di partecipazione alle decisioni pubbliche e dunque sui modi in cui si confronta con i soggetti di un territorio per presentare progetti o raccogliere suggerimenti e istanze, non mediante meccanismi formali di richiesta parere-espressione di voto ma di confronto.
A tal proposito, l’esperienza maturata con il progetto integrato “Palermo città Educativa” – che ha visto il coinvolgimento dell’intera Amministrazione Comunale attraverso l’istituzione presso l’Area della Scuola di un “Laboratorio Cittadino “ costituisce il segno tangibile di una nuova “Visione Futura” della città.
Il progetto prevede il pieno coinvolgimento sia della Rete dei “Referenti della Partecipazione” che del “Gruppo Governance della Partecipazione”, figure cui spetta, rispettivamente, l’attività di ascolto di tutti i soggetti che a vario titolo vivono la “quotidianità” nei rapporti col Comune, ed il compito di potenziare il protagonismo attivo e responsabile della comunità. E’ prevista, inoltre, un’altra figura cardine, quella del “Facilitatore”, al quale spetta il ruolo di consulenza e di mediazione all’interno del Laboratorio.
Le fasi di attuazione hanno in comune il confronto costante tra tutti i soggetti in campo ed il protagonismo dei cittadini in tutte le tappe del percorso: ascolto delle segnalazioni, dei bisogni e delle proposte; istruttoria di fattibilità tecnica ed economica a cura dei Servizi del Comune coinvolti; condivisione della proposta di accordo con la cittadinanza attraverso incontri aperti; approvazione in giunta; firma dell’accordo tra cittadinanza e amministrazione, che ufficializza l’impegno reciproco; attuazione, gestione e monitoraggio dell’accordo; valutazione e rendicontazione dei risultati ottenuti.
La Ex Real Fonderia alla Cala è individuata quale “Casa della Partecipazione”, sede di riunione per gli ambiti territoriali di riferimento e luogo di animazione sociale per la buona riuscita degli Accordi di cittadinanza.
L’atto – che non comporta spese in quanto non scaturiscono oneri diretti e indiretti a carico del bilancio comunale – prevede un periodo di sperimentazione di 12 mesi, dopo il quale si procederà alla verifica del documento.