Sono partiti questa mattina lavori di potenziamento parziali del depuratore di Acqua dei Corsari. L’opera, che consentirà lo smaltimento delle acque reflue della città e il superamento dell’infrazione per assenza di impianti di depurazione, servirà 880 mila abitanti, rispetto ai 440 mila attuali.
I lavori, affidati ad un’unica regia sotto il coordinamento del Commissario straordinario unico per la depurazione, ufficio guidato da Maurizio Giugni, docente dell’Università di Napoli, al momento saranno solo quelli urgenti e indifferibili relativi alla sicurezza dell’impianto e del processo di depurazione. Si realizzeranno opere di messa in sicurezza di alcune aree con muri di contenimento di realizzazione di una prima stazione di “grigliatura” dei reflui al fine di rimuovere eventuali solidi. Si completerà una terza linea di eliminazione di sabbia, in modo che anche in caso di emergenze almeno una linea sia in funzione e la riqualificazione e ammodernamento delle aree destinate all’essiccazione dei fanghi di depurazione, in modo da rendere più veloci le operazioni di rimozione e smaltimento. Prevista anche l’installazione di nuovi impianti nell’area di sollevamento dei reflui che rendano il sistema in grado di reggere a eventuali carichi improvvisi dovuti a eventi meteorici eccezionali.
Alla consegna dei lavori questa mattina erano presenti il sindaco Leoluca Orlando, il subcommissario alla Depurazione Riccardo Costanza e l’amministratore unico di Amap Alessandro Di Martino, assieme al responsabile del procedimento Giovanni Pizzo di Sogesid (Società “in house” del ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture), al direttore dei lavori Silvio Rossetti (Rti Sering Ingegneria e altri) e all’impresa affidataria Emit group Ercole Marelli impianti. “Finalmente – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – uno dei più grandi progetti per la sicurezza ambientale della nostra città e del nostro territorio vede un importante passo avanti, dopo anni in cui l’immobilismo del precedente governo regionale ha fatto un danno incalcolabile, oggi superato dalla collaborazione fra Comune, Commissario unico e Amap”.
“Acqua dei Corsari – ha spiegato nei giorni scorsi il Commissario unico per la depurazione Maurizio Giugni – è l’opera cardine del nuovo sistema fognario depurativo di Palermo, attorno a cui ruotano tutti gli altri cantieri del capoluogo. Abbiamo la necessità – ha aggiunto – di portare avanti subito quelle opere che adattano le capacità del depuratore esistente allo schema del nuovo impianto, prevenendo altri ritardi su un’opera attesa, di alto valore ambientale e la cui mancanza oggi pesa per circa 4,4 milioni l’anno di sanzioni europee”.
“L’adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Acqua dei Corsari – ha dichiarato l’amministratore unico di Amap, Alessandro Di Martino – costituisce il tassello principale delle opere individuate e finanziate dalla delibera CIPE che avevano portato alla procedura di infrazione. Lo scopo del progetto è quello di adeguare l’infrastruttura in modo da poter ampliare la capacità depurativa dagli attuali 400 mila agli 800 mila abitanti equivalenti, convogliando in essa la totalità dell’area cittadina. Ritengo che questo progetto – ha concluso – rappresenti uno step fondamentale per il suo notevole impatto sulla tutela dell’ambiente e salute pubblica”.
Subito dopo questi lavori, che dureranno circa tre mesi, il rinnovo delle autorizzazioni, scadute nel 2014, potrà consentire il proseguimento dell’iter del progetto complessivo, a partire dall’ampliamento con nuove vasche e la realizzazione delle nuove aree di reazione/depurazione.