Definita in partitura «melodramma giocoso», in essa trova spazio anche l’elemento patetico, che raggiunge la punta più alta nel brano più noto, l’aria “Una furtiva lagrima”.
Il secondo appuntamento con la rassegna di visite teatralizzate alla scoperta del Bellini di Palermo è con la lirica e in particolare con un compendio dell’opera “L’Elisir d’amore” di Gaetano Donizzetti, in programma sabato 26 alle ore 19 e in replica alle 21 e alle 22, tra le visite teatralizzate più riuscite ed emozionanti, delle rassegne al Real Teatro Bellini Palermo: il canto lirico sul palco dello storico teatro.
Gaetano Donizzetti nell’Ottocento fu direttore artistico del teatro di piazza Bellini, quindi si è scelto di portare i visitatori alla scoperta del teatro raccontando dalla sua nascita fino ai giorni nostri sottolineando il momento in cui Donizzetti fu a Palermo grazie ad una pillola di “L’Elisir D’amore”.
Così dopo la visita al Teatro più antico di Palermo, ad accompagnare i visitatori indietro nel tempo, ci sarà una performance di voci liriche con Elisa Barrale (soprano), Gianmarco Randazzo (tenore ) e Beatrice Cerami al pianoforte, che interpreteranno alcune arie tratte dall’opera di Donizetti.
A fare immediatamente amare quest’opera – che fin dal suo apparire ebbe un grande successo con trentadue repliche consecutive – è stata l’inventiva melodica donizettiana, che sposa a meraviglia la vena buffa dell’opera e che è talvolta velata di malinconia, in particolare, come detto, nell’aria più celebre.
Gaetano Donizetti nacque a Bergamo nel 1797 , conosciuto anche per la sua frenetica prolificità, realizzerà capolavori come L’elisir d’amore, Don Pasquale, la fille du régiment, La Favorite, Maria Stuarda, Anna Bolena e Lucrezia Borgia. Come Vincenzo Bellini, si recherà anche nella capitale francese su indicazione di Rossini, che vi codirigeva il Théâtre Italien,che rappresentava l’opera italiana.
Nel 1825 divenne Direttore di quello che allora era il Teatro Carolino di Palermo, per il teatro dei Borboni egli realizzò Alahor in Granata, un’opera di ambientazione spagnolesca. Nelle sue opere, la voce diverrà uno strumento attraverso il quale rendere visibile la lotta, la varietà dei sentimenti, un nuovo teatro musicale denso di colpi di scena e di esplosioni di furore.
Un melodramma giocoso in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. La storia ruota attorno alle vicende dell’ umile contadino Nemorino, innamorato della ricca e capricciosa fittaiuola Adina ma incapace di dichiararsi a causa della eccessiva timidezza. L’equilibrio viene bruscamente interrotto con l’arrivo di Dulcamara (il ciarlatano di Donizetti), che – fingendosi un dottore – vende a Nemorino un fantomatico elisir d’amore. L’opera andò in scena per la prima volta il 12 maggio del 1832 a Milano; da sempre gode dei favori del pubblico grazie alla affascinante cantabilità delle sue Arie e Romanze entrate a far parte del grande repertorio lirico italiano del Melodramma ottocentesco di fama internazionale e motivo di lustro e vanto del nostro Paese.
Il programma del concerto propone la Cavatina “Quanto è bella, quanto è cara” e la Romanza “Una furtiva lagrima” di Nemorino (tenore), La Cavatina “Benedette queste carte …Della crudele Isotta” e l’ Aria “Prendi, per me sei libero” di Adina (soprano) e i Duetti: “Una parola, o Adina… hiedi all’aura lusinghiera” ed “Esulti pur la barbara” Il mini concerto è proposto in collaborazione con l’ Associazione Musicale “i solisti di OperaLaboratorio” nata per sostenere e promuovere le attività artistiche di giovani artisti della lirica.
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