È ricchissimo il programma di venerdì 24 giugno del “Sole Luna Doc Film Festival”, in corso ai Cantieri culturali alla Zisa (in via Paolo Gili 4 a Palermo).
Il Festival si apre alle ore 17 al Cinema De Seta con Cherry days dei siriani Mohamad Malas, Ahmad Malas. In una periferia di Aleppo un gruppo di giovani amici segue nel luglio 2014 la coppa del mondo FIFA. La vita di una generazione, assediata dalle bombe, si svela con migliaia di parole che toccano lo sport, certamente, ma anche la poesia, la danza, la speranza di un futuro lontano da regime e jihadisti.
Alle 18.30, extra concorso, sarà presentato il format “La Terra che connette”. Quindi riprenderanno le proiezioni dei film in concorso, con Su campi avversi del duo italiano Andrea Fenoglio e Matteo Tortone, alla loro presenza, dove si rinnova il racconto dei braccianti africani che muovono verso il nord Italia per sopravvivere alle delusioni e ai drammi del loro paese d’origine. Contadini e migranti ricompongono sul grande schermo un mai scontato ritratto degli ultimi, immersi in una realtà che con forza li rinchiude, sfrutta e depreda.
Alle 21, sempre al Cinema De Seta altri due film in competizione potranno essere scoperti dal pubblico. Si comincerà con Nemico dell’Islam? Un incontro con Nouri Bouzid di Stefano Grossi, alla sua presenza insieme col regista Nouri Bouzid. Film e incontro costituiranno un’occasione speciale per comprendere come la Tunisia, Paese dei datteri e dei villaggi vacanze, sia stato trasformato in una delle maggiori polveriere dell’area mediterranea e nel principale fornitore di volontari delle milizie dell’Isis. A seguire, Accademia della Follia del francese Anush Hamzehian, alla sua presenza. Dario, Charlie, Donatella, Claudio, Pino e i loro compagni si preparano per lo spettacolo che andrà in scena allo Stabile di Trieste. Si rivendicano come matti. Il pensiero immenso e le azioni di Basaglia, che da Trieste fece partire la sua rivoluzione, dagli 70 a oggi continuano ad esercitare il loro effetto.
La serata di venerdì al Cinema De Seta inoltre offrirà alle 22.30 la proiezione dell’opera Gente di Sarajevo nell’ambito della rassegna fuori concorso Giancarlo Bocchi presenta: Sarajevo. Storie di un assedio. Un affresco straziante dell’umanità che a viso scoperto affollò le strade di Sarajevo il 18 marzo 1996, quando l’applicazione delle clausole del trattato di Dayton pose fine all’assedio.
Venerdì le proiezioni continueranno dalle ore 21 anche nello Spazio Arena (sempre ai Cantieri). In competizione, Et Nous Jetterons la Mer derrière Vous di Anouck Mangeat, Clément Juillard, Noémi Aubry, Jeanne Gomas. Questa articolata produzione francese ricorda l’usanza tutta mediorientale che fa si che venga gettata dell’acqua dietro ai passi di coloro che lasciano la propria casa, con la speranza che al rientro mantengano la loro salute. Quattro uomini fuggono da Afghanistan, Marocco, Grecia e Turchia. Il loro cammino è quello della nuova Europa che attende di riconoscersi nella sua nuova complessa identità.
Seguirà, sempre nello Spazio Arena, alla presenza dei registi, la proiezione di Arabic Movie di Eyal Sagui Bezawie e Sara Tsifroni, opera che ricorda il paradosso messo in atto dalla TV di stato israeliana quando l’Egitto era il maggiore nemico di Israele: mostrare solo film egiziani, contribuendo così inspiegabilmente a dare lustro a uno dei mercati cinematografici più floridi del medi oriente. Le proiezioni allo Spazio Arena si chiudono con The Bride of the Nile di Edouard Mills-Affif, che mantiene lo sguardo sui territori attraversati dal Nilo ricordando il dramma incommensurabile delle spose bambine. Heba viene data in sposa a un uomo che non ha scelto. La tragedia di ciascuna sposa bambina è la tragedia del mondo intero.
Ingresso libero a tutti i film.
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