Prosegue a Palermo, nel complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo, il “Sole Luna Doc Film Festival”, il festival internazionale giunto alla sua dodicesima edizione. La seconda giornata del festival, martedì 4 luglio, prevede un programma particolarmente ricco, con film dagli Stati Uniti, dalla Svezia, dall’Iran e dal Belgio.
La serata si apre alle 19 con la presentazione del progetto Visioni (Di)Visioni, photo maraton 2016.
Le proiezioni prendono il via alle 21 nella navata centrale, con il film statunitense in concorso Blaxploitalian 100 years of blackness in Italian cinema, di Fred Kuwornu. Si tratta di un documentario che mette in luce le carriere di una categoria di artisti dello spettacolo finora sconosciuta: gli attori neri nel cinema italiano. Attraverso interviste girate oggi e materiale d’archivio, il film svela le lotte personali e i trionfi che gli attori classici afro-italiani, afro-americani e afro-discendenti hanno affrontato nell’industria cinematografica italiana, in un confronto con quegli attori di oggi che lavorano con impegno per ottenere ruoli rispettabili, significativi e non stereotipati, ma che spesso non ci riescono. (v.o. sottotitoli in inglese e italiano).
A seguire l’opera svedese Prison sisters, di Nima Sarvestani. Prison sisters ci accompagna lungo il viaggio di due giovani donne che sono state rilasciate da un carcere in Afghanistan. Lo zio di Sara ha pianificato di uccidere la nipote nel tentativo di salvare il proprio onore nel loro piccolo villaggio. Temendo per la sua vita, Sara fugge in Svezia, ma Najibeh resta in Afghanistan. Mentre Sara lotta per la sua ritrovata libertà, la sua compagna di prigione Najibeh scompare e presto Sara sente dire l’amica è stata lapidata a morte. Sara e il regista vogliono scoprire la verità, ma si imbattono in un labirinto di mezze verità per le strade dell’Afghanistan. Seguendo le due protagoniste, scopriamo che cosa è successo loro – ognuna con una storia incredibile, che rappresenta la terribile realtà delle donne in Afghanistan.
Nel giardino, sempre alle 21, per la rassegna fuori concorso Art in doc, sarà proiettato il film italiano Anima pietra – Sulle orme di Sarino Santamaria, di Ivana Stroscio, Mattia Trupia, Costanza La Bruna, Francesca La Bianca, Federica Bannò. Favignana è un’isola a forma di farfalla con un’ala traforata da grotte, sprofondamenti e cave che hanno l’aspetto solenne e metafisico di antichi santuari. Da queste cave per secoli si sono estratti i blocchi di tufo, blocchi da cui Rosario Santamaria, “U Zu’ Sarino” come tutti lo chiamano ancora sull’isola, estrapolava le sue sculture. Attraverso i ricordi degli abitanti di Favignana Anima Pietra ripercorre le tracce di quest’uomo, “sovrano fantastico” che ha dominato l’isola con le sue teste e la sua bizzarra personalità. Il documentario nasce dall’A.P.Q. – “Giovani protagonisti di sé e del territorio” (CreAZIONI giovani) della Regione Siciliana – Linea 1 “Giovani talenti”, con il progetto “La Sicilia Outsider – percorsi artistici nell’invisibile”. In sala saranno present i registi del film Ivana Stroscio, Mattia Trupia, Costanza La Bruna, Francesca La Bianca, Federica Bannò.
Quindi, spazio ai film in concorso, con lo spagnolo L de libertad, di Javier Hernandez & Marc Guanyabens. È la storia di Javier Hernández, un ragazzo della comunità di Aragón nato senza braccia, che vuole ottenere la patente di guida con le dita dei piedi. Sacrificio e perseveranza, queste sono le “armi” del nostro eroe che, per un mese intero, combatte contro se stesso e contro ogni stigma sociale per raggiungere il suo obiettivo. (v.o. sottotitoli in inglese e Italiano).
A seguire il film italiano Il segreto delle calze, di Nicola Contini: tra la via Emilia e Pechino. Emilia e Angiolo sono due piccoli imprenditori toscani che, dopo il fallimento della loro impresa di produzione di calze femminili, emigrano dal piccolo distretto industriale di Empoli, in Italia, a Yiwu, nella Repubblica popolare cinese. Grazie alla loro conoscenza dell’artigianato, a 65 anni, da un piccolo distretto italiano, si sono catapultati nella nuova realtà cinese diventando protagonisti dell’economia più fiorente del mondo. Dopo 10 anni trascorsi in Cina ora hanno un’altra sfida da affrontare: trovare il coraggio di tornare a casa. In sala saranno presenti il regista Nicola Contini e il protagonista del film Federico Fattori.
E ancora, l’opera iraniana P.E. Class, di Jabar Salehi (v.o. sottotitoli in inglese e italiano): praticare sport nelle zone rurali non è possibile per i bambini. Il villaggio è circondato da mine. In uno dei villaggi di confine del Kurdistan iraniano, dopo la guerra Iran-Iraq, la scuola del villaggio è diventata una delle basi militari. Gli studenti delle scuole non hanno un posto per giocare a calcio, perché tutto intorno è minato.
La serata si chiuderà con il film belga Kolwezi on air, di Idriss Gabel. ( v.o. sottotitoli in inglese e italiano): Sotto le riprese costanti delle telecamere di RTMA – la più grande televisione locale a Kolwezi – la società congolese, entusiasta della propria immagine, si rivela, nuda e cruda e senza vergogna. Seguiamo questi giornalisti, motivati dal desiderio di fare informazione a tutti i costi. Superano con coraggio situazioni a volte pericolose, a volte divertenti e spesso tristi. Il loro recente e rapido passaggio alla TV solleva questioni universali di indipendenza dagli sponsor, di etica di fronte al sensazionalismo e di irriducibile vocazione investigativa.
Ideato da Lucia Gotti Venturato, presidente dell’associazione culturale Sole Luna – Un ponte tra le culture, con la direzione scientifica di Gabriella D’Agostino e la direzione artistica di Chiara Andrich e Andrea Mura, il festival vede in concorso 31 film-documentari da tutto il mondo, scelti tra gli oltre 300 pervenuti durante l’anno, suddivisi nelle sezioni The Journey e Human Rights, e con una sezione dedicata anche ai corti. A queste si aggiunge fuori concorso la rassegna Art in Doc (si tratta di 4 documentari dedicati a grandi artisti del nostro secolo che approfondiranno tematiche legate all’arte contemporanea. In collaborazione con il Comune di Palermo, la Regione siciliana, l’Università degli Studi e numerosi partner pubblici e privati.
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