Si allarga l’inchiesta sul cimitero dei Rotoli su cui adesso si apre un altro filone investigativo. Al centro delle indagini si sono presunte mazzette sul business delle sepolture ma anche una serie di “orrori” che sarebbero stati commessi per liberare posti e dare così spazio ad altri morti.
Come si legge sul Giornale di Sicilia, il fulcro dell’inchiesta ruota attorno alle inumazioni e alle estumulazioni di chi viene sepolto nella nuda terra. Gli investigatori stanno cercando di appurare se alcune salme, nonostante fossero passati sei anni dalla tumulazione, venissero fatte passare per mineralizzate e quindi da togliere. Ruolo chiave sulla vicenda è quello dei due medici dell’ospedale Enrico Albanese indagati che verbalizzavano lo stato delle salme ispezionate.
Non è ancora chiaro come venivano smaltite le salme. Su questo indagano i Carabinieri. Ai Rotoli sono stati ispezionati terreni e depositi in cui vengono smaltiti i rifiuti speciali del camposanto. Importante sarebbe anche il ruolo dell’ex direttore De Roberto, che ieri si è dimesso dall’incarico e che è stato chiamato a consegnare ai militari o a mostrare atti e registri che sono stati in parte acquisiti, cioè fotocopiati, e in parte sequestrati, materialmente portati via. Gli altri sette dipendenti comunali indagati sono invece, ancora al loro posto. In attesa delle notizie ufficiali chieste dal segretario generale su incarico del sindaco Leoluca Orlando, alcuni indagati sarebbero stati però adibiti già ad altri servizi.
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