Sono 1400 le nuove domande di assistenza alimentare presentate sulla piattaforma on line del Comune di Palermo dedicata ai servizi sociali. Un dato che porta complessivamente le richieste di assistenza a 13mila. Dalla riapertura dei termini per la registrazione  avvenuta lunedì c’è tempo fino alle 18 di domani per registrarsi e chiedere i buoni spesa che saranno erogati con le stesse regole dei precedenti. In prima analisi, la scorsa settimana, erano state 12mila le richieste.

In questa nuova fase il Comune ha chiesto la collaborazione dei Caf cittadini che hanno riaperto proprio su richiesta dell’amministrazione

Oggi, intanto, è partita la richiesta di emissione di buoni spesa alimentare per 1.876 famiglie pari a 5.851 persone.
Di queste famiglie aventi diritto 1351 per complessive 4141 persone si trovano in fascia zero ovvero completamente prive di reddito nel mese di marzo 2020; 405 famiglie (1285 persone) in fascia 1 (con introiti fino a 400 euro a marzo) e 120 (pari a 425 persone) in fascia 2 ( ovvero con introiti fra 401 e 560 euro).

I contributi per singola famiglia settimanali, come preannunciato, vanno da 10 euro (famiglia di due componenti con introito a marzo fra 400 e 560 euro) ad un massimo di 130 euro (famiglia di 8 componenti con introito a marzo pari a zero).

Il sistema, infatti, prevede che per le famiglie costituite da una sola persona il contributo settimanale varia da 60 euro (nel caso di reddito 0), a 30 euro (nel caso di reddito sino a 400 euro), a 0 euro (nel caso di reddito da 401 a 560 euro).

Per le famiglie con due persone, il contributo sarà di 70 euro, 40 euro o 10 euro. Per i nuclei familiari costituiti da 3 persone sarà di 80, 50 o 20 euro. Alle famiglie con 4 persone andranno 90, 60 o 30 euro.

Si alza il contributo per le famiglie con 5 persone, sarà di 100, 70 o 40 euro settimanali. Per le famiglie con 6 persone è previsto un contributo di 110, 80 o 50 euro. Per i nuclei familiari costituiti da 7 persone sarà di 120, 90 o 60 euro.
Alle famiglie con 8 persone andranno 130, 100 o 70 euro settimanali.

Fra coloro che hanno consegnato l’autocertificazione sono stati, invece, esclusi 1.533 perché l’introito mensile a marzo superava il limite di introito mensile per accedere all’assistenza oppure la famiglia può contare su depositi bancari superiori al massimo previsto di 6.000 per l’intero nucleo familiare. Altre 800 persone che avevano già fatto l’autocertificazione, sapendo dell’avvio dei controlli incrociati con le tabelle sul Reddito di Cittadinanza e sui depositi bancari, hanno chiesto di ritirarle.

Le nuove domande completate online ma di cui non è stata ancora portata l’autocertificazione sono circa 1.400
La raccolta delle autocertificazioni proseguirà domani per poi essere sospesa fino a martedì. Nella notte coloro che non hanno ancora provveduto a consegnarla saranno ulteriormente sollecitati tramite sms ed email

 

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