Lavoratori in nero sono stati scoperti dagli ispettori del lavoro e dai carabinieri in provincia di Palermo. In un agriturismo a Ventimiglia di Sicilia sono stati trovati 5 lavoratori in nero sugli 8 che sono stati trovati in servizio. È stata sospesa l’attività. Sono state emesse prescrizioni per l’omessa sorveglianza sanitaria per i cinque dipendenti e per l’utilizzo dell’impianto di videosorveglianza.
In uno stabilimento balneare ad Altavilla Milicia è stato trovato un lavoratore in nero sugli otto in servizio. Anche in questo caso è scattata la sospensione sia per il superamento del 10% di lavoro nero sia per violazioni in materia di sicurezza, quali l’omessa nomina del responsabile del servizio prevenzione e protezione e il mancato aggiornamento del documento di valutazione dei rischi.
Operazione anti caporalato e lavoro nero nel Catanese
Nei giorni scorsi ancora controlli serrati dei carabinieri del comando provinciale di Catania, in sinergia con il Nucleo Ispettorato del Lavoro, per garantire il rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro nelle aziende del territorio. Le ispezioni effettuate in tre attività del settore florovivaistico hanno portato a denunce penali e pesanti sanzioni per i titolari.
In particolare, i militari della Compagnia di Giarre hanno ispezionato un’azienda di Fiumefreddo di Sicilia, dedita alla coltivazione di piante ornamentali e gestita da una 24enne del posto. Qui sono stati sorpresi 4 lavoratori completamente in nero, senza alcun contratto di assunzione e che non avevano effettuato le previste visite mediche di idoneità alla mansione.
Analoga situazione è stata riscontrata presso un’azienda di Riposto, attiva nel settore della coltivazione e vendita di fiori recisi. Oltre ad un lavoratore non sottoposto a sorveglianza sanitaria, i Carabinieri hanno scovato un impiegato a nero. Per il titolare 71enne sono state elevate sanzioni per oltre 5.300 euro.
Infine, in una società agricola nella periferia di Riposto, il responsabile 45enne non aveva ottemperato agli obblighi di visite mediche per un dipendente, aveva assunto irregolarmente due persone e non era in grado di documentare la tracciabilità degli stipendi erogati negli ultimi 6 mesi. Per lui, oltre alla denuncia penale, multe salate per circa 12.000 euro.
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