Una dotazione di 115 milioni di euro a favore degli agricoltori siciliani. Saranno pubblicate domani le graduatorie dei due bandi dell’assessorato regionale all’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, guidato da Toni Scilla, scaduti il 31 dicembre 2020 e frutto della rimodulazione dei fondi europei del Piano di sviluppo rurale.
“Il Governo Musumeci – afferma Toni Scilla – ha impresso una forte accelerazione alle procedure di selezione e valutazione. Criteri di selezione semplici, commissioni uniche di valutazione, progetti di spesa non faraonici sono gli ingredienti necessari per la rapidità di attuazione. Siamo molto soddisfatti perché abbiamo registrato una grande vivacità imprenditoriale nell’agricoltura siciliana e una voglia di investire in qualità, sicurezza, tracciabilità e sostenibilità”.
Il primo bando riguarda la misura 4.1 del Psr “Investimenti aziendali”, che può contare su un totale di 80 milioni di euro a disposizione dei cosiddetti “agricoltori veri e autentici” (genuine farmer). I progetti sono stati selezionati – la graduatoria è provvisoria – tenendo conto, tra gli altri requisiti, del ruolo sociale dell’azienda sul territorio, delle produzioni di qualità certificata (BIO, DOP, IGP e QS – Qualità sicura garantita dalla Regione Siciliana di neo introduzione) e degli investimenti sulle strategie di adattamento al cambiamento climatico.
Per quanto riguarda il secondo bando, relativo alla misura 5.2 del Psr, sono messi a disposizione dell’agricoltura siciliana 35 milioni di euro per ripristinare gli agrumeti danneggiati dal virus della tristeza e dal malsecco. In questo caso la graduatoria è definitiva.
No allo scippo dei fondi destinati all’agricoltura ai danni delle Regioni del Sud come vorrebbero quelle del Centronord. E’ l’allarme lanciato a fine maggio con un comunicato congiunto degli assessori regionali all’Agricoltura di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Umbria.
“Il Governo decida secondo equità, evitando nuovi scippi che sarebbero deleteri per l’avvenire del motore agricolo dell’Italia”. Lo hanno chiesto gli assessori regionali all’Agricoltura di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Umbria (rispettivamente Francesco Fanelli, Gianluca Gallo, Nicola Caputo, Donato Pentassuglia, Toni Scilla e Roberto Morroni), insistendo sulla necessità – ormai diventata argomento di discussione a livello nazionale – di non mutare in corso d’opera le regole di riparto dei fondi europei per le politiche di sviluppo rurale.