La Sicilia è ancora assetata nonostante la pioggia dei giorni scorsi. I sindacati e le associazioni continuano a chiedere interventi urgenti all’Assemblea Regionale Siciliana.
Nonostante l’arrivo di novembre, la crisi idrica in Sicilia rimane un problema irrisolto. A sollevare nuovamente la questione sono Ernesto Abate, segretario regionale del Sifus, e Maria Francesca Briganti, coordinatore regionale dell’associazione Le Partite Iva Italia, a seguito dell’audizione tenutasi mercoledì 13 novembre presso la Quarta Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Regionale Siciliana. L’appello è chiaro: è necessario che il Presidente Schifani assuma il controllo diretto della gestione idrica per porre fine all’attuale situazione di stallo e confusione di competenze.
I rappresentanti sindacali e delle associazioni di categoria sottolineano come i danni subiti dall’agricoltura e dalla zootecnia a causa della siccità fossero, in realtà, prevedibili. Nella memoria presentata alla Commissione, viene evidenziato come, nonostante i ripetuti avvertimenti lanciati dal mondo sindacale e dalle associazioni a difesa delle piccole e medie imprese, non siano state adottate tempestivamente le misure necessarie. A supporto di questa tesi, vengono citate le mappe elaborate dall’Autorità di Bacino, che dimostrano come la crisi idrica e i conseguenti danni alle colture e agli allevamenti potessero essere evitati.
L’audizione in Commissione ha visto i rappresentanti delle istituzioni ascoltare le argomentazioni e le proposte presentate dalle associazioni, pur senza fornire risposte pienamente convincenti su alcune questioni specifiche. Ciononostante, è stato riscontrato un certo interesse verso il dossier presentato. Ora, l’auspicio è che i deputati regionali avviino un dibattito in aula, non limitandosi alle soluzioni tecniche, ma affrontando anche le questioni ancora aperte tra la Sicilia e il governo nazionale. Senza adeguati finanziamenti e una seria programmazione delle attività di bonifica, l’isola rischia di essere progressivamente colpita dalla desertificazione, mentre il Piano Mattei continua a prendere forma. Questo il monito lanciato da Ernesto Abate e Maria Francesca Briganti, delegati delle associazioni e sindacati richiedenti.