La protesta degli agricoltori siciliani arriva alle porte di Palermo. Lavoratori ed imprenditori hanno manifestato questa mattina intraprendendo una marcia di protesta sulla SS121 Palermo-Agrigento. Circa un centinaio i trattori che hanno sfilato dallo svincolo di Bolognetta fino a Villabate, dove hanno sfilato davanti al mercato ortofrutticolo del paese. Una manifestazione iniziata intorno alle 9 e che proseguirà fino alle 17. Diversi i disagi alla viabilità della zona, con il traffico in tilt su tutto l’asse della II Circoscrizione e nell’ingresso/uscita dal comune di Villabate.
La protesta a Villabate, centinaia di trattori sfilano alle porte di Palermo
Diversi gli striscioni esposti dai manifestanti. Fra questi uno riportante la scritta: “Può sembrare banale, ma la vita è il mangiare. Deve essere naturale”. Fra le principali contestazioni mosse dai manifestanti vi sono quelle rivolte alle politiche dell’Unione Europea in materia di Green Deal. “Si parla di farina di grilli, di carne sintetica – dichiara Antonino Crapa, agricoltore oggi presente a Villabate -. E’ una protesta che riguarda tutti i consumatori, chiunque mangia. E’ per il bene per la loro sicurezza alimentare. Siamo per il cibo sano, per quello biologico. Non abbiamo bisogno di pesticidi. Viene importato di tutto. E’ una lotta per tutti, soprattutto per i bambini che finiscono per mangiare queste schifezze. Noi abbiamo tutte le regole del mondo, mentre gli altri truffano noi e i consumatori”.
Calderone: “Disconosciamo il tavolo di crisi regionale”
A condurre il fronte dei manifestanti c’era Franco Calderone, divenuto ormai una sorta di coordinatore del fronte palermitano della protesta. Un gruppo, quello degli agricoltori, che torna a disconoscere non solo le organizzazioni sindacali, ma anche i tavoli di crisi tenuti dalla Regione. “La politica ha ospitato delle persone che non rappresentano nessuno – ha sottolineato -. Noi rappresentiamo noi stessi, non siamo i sindacati. Ogni volta che quest’ultimi andranno a parlare, rappresenteranno le dieci persone che li seguono. Saranno gli agricoltori a rappresentare le nostre istanze. Disconosciamo il tavolo di crisi. E’ la modalità che non funziona. Chi hanno convocato? Se noi siamo sulle strade, un motivo ci sarà”.
Focus poi sulla prossima protesta convocata per mercoledì dal fronte delle opposizioni. Una manifestazione alla quale il gruppo di Calderone non ci sarà. “Noi non andremo alla manifestazione di mercoledì. E la parte politica farebbe bene ad utilizzare i luoghi preposti per legiferare. Devono lavorare all’Ars, non a protestare in piazza contro se stessa“.
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