Tante, troppe aggressioni negli ospedali siciliani. Da Palermo a Messina, passando per Catania ed anche nei presidi “minori”. Ecco perché arrivano i posti fissi di polizia all’interno dei nosocomi più a rischio. Domani sarà la volta del Policlinico “Giaccone” di Palermo dove ci saranno agenti 24 ore su 24 nel nuovo pronto soccorso. Iniziativa che fa seguito ai posti già aperti al policlinico e al “Papardo” di Messina.
L’iniziativa è stata messa in campo da due ministeri, quelli dell’Interno e della Salute. L’obiettivo è garantire sicurezza in quegli ospedali che statisticamente sono stati i più colpiti da casi di aggressioni a medici e infermieri. Un’escalation di violenza che ha spinto il governo nazionale a creare delle presenze fisse a garanzia della sicurezza di personale e utenti dei vari nosocomi definiti più a rischio.
In queste settimane è stata messa a punto una sorta di mappatura di tutti i presidi più in difficoltà, dove si sono registrati il numero maggiore le aggressioni. E’ stato stabilito quindi che dopo il Policlinico di Palermo saranno aperti posti fissi di polizia all’ospedale “Sant’Elia di Caltanissetta”, al “Vittorio Emanuele” di Gela e al “Suor Cecilia” di Niscemi.
Le aggressioni non si consumano soltanto negli ospedali. L’ultimo caso appena qualche giorno fa. Indagini in corso dei carabinieri della compagnia di Bagheria sull’aggressione subita dal medico di base Giorgio Clemente che svolge l’attività a Ficarazzi, nel palermitano. Un paziente entrato nell’ambulatorio ha distrutto le porte mandando in frantumi i vetri delle porte e lanciando per aria le sedie. La sala d’aspetto è stata pesantemente danneggiata. Pare che il medico non sia rimasto ferito nello scontro violento.
Quello del medico di Ficarazzi è solo l’ennesima aggressione che avviene ai danni di un medico in provincia di Palermo. Sono tantissimi i casi segnalati di medici aggrediti, infermieri minacciati, danni alle strutture sanitarie. Una situazione di disagio da parte dei lavoratori della sanità più volte denunciata dai sindacati di categoria con appelli e richieste alla Regione.
La polizia di Stato a fine gennaio ha denunciato un palermitano. E’ accusato di violenza, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio ai danni di due medici del pronto soccorso. Un’altra aggressione che denota la situazione di caos. L’aggressione è avvenuta nel pronto soccorso del ospedale “Cervello”. L’uomo ha accompagnato la moglie al pronto soccorso e lamentando la scarsa attenzione del personale sanitario nei confronti della coniuge, ancora impegnata in operazione di triage. Si sarebbe introdotto nella sala medica urlando ed avrebbe preteso una immediata visita, trascinando letteralmente il medico. Il medico, a causa dell’aggressione subita, avrebbe a sua volta fatto ricorso a cure sanitarie con una prognosi di 3 giorni. L’aggressore avrebbe proseguito entrando nella sala “rossa” prendendosela questa volta con altro medico di turno scaraventandogli contro una scrivania.