“Agente aggredito nella settima sezione del carcere Ucciardone a Palermo da detenuto che per futili motivi, lo ha violentemente scaraventato nel cancello, che in quel momento si trovava da solo ed a gestire ben tre posti di servizio”. Lo riferisce il segretario regionale Cnpp Maurizio Mezzatesta.
Le parole dei sindacati
“Il personale da anni continua a subire, oltre le aggressioni – aggiunge il sindacalista – carichi di lavoro insostenibili, prolungamento dell’orario di lavoro oltre il massimo consentito, la variazione delle giornate dedite al riposo. Non ultimo il dovere lavorare in struttura obsoleta e non a passo con i tempi”.
Il Cnpp chiede ulteriori provvedimenti che non possono essere procrastinati. “Continua la rottura dei tavoli di contrattazione con la direzione del carcere Di Bona (ex Ucciardone) e lo stato di agitazione, non partecipando per ulteriore protesta, visto le condizioni in cui versa il personale, nei tavoli di contrattazione regionale – conclude Mezzatesta – La tensione tra il personale è alta, non facciamo altro che ricevere continuamente segnalazioni di evidente disagio professionale. La segreteria regionale Cnpp esprime massima solidarietà e augura pronta guarigione all’agente ferito”.
La lettera dopo le aggressioni ai minori
Il segretario nazionale Armando Algozzino della UilPa scrive a vertici amministrazione penitenziaria dopo i fatti accaduti agli istituti penali minorili di Acireale e di Palermo
Ad Acireale per sedare una rissa tra detenuti due agenti hanno avuto la peggio e sono stati trasportati d’urgenza in ospedale. A Palermo, invece, un detenuto extracomunitario ha aggredito un agente e poi con la manichetta antincendio ha distrutto le telecamere videosorveglianza. Sempre nel capoluogo siciliano la sera prima detenuti extracomunitari hanno dato fuoco a tre stanze detentive di pernottamento e, a completamento dopo tale azione criminale, i detenuti venivano tutti condotti all’esterno, nei cortili per evitare intossicazioni da fumo.
Tra ieri e il giorno precedente il bilancio è stato di 5 agenti finiti in ospedale.
Le richieste di UilPa
Nella nota rivolta ai vertici dell’amministrazione penitenziaria. “Anche i programmi trattamentali vanno variati, con programmi specifici differenti, distinguendo i ragazzi che partecipano all’opera di reinserimento sociale, da quelli che aggrediscono il personale e distruggono gli Istituti Minorili Italiani”.
E prosegue: “In 12 mesi circa, quasi tutti gli Istituti Penali Minorili d’Italia sono stati danneggiati con danni ingenti alle strutture e al personale, confermando che oggi bisogna cambiare strategia trattamentale e ristabilire ordine e sicurezza e dare sicurezza a tutto il personale. Basta con atti di buonismo, specie con chi ha dimostrato di non voler partecipare all’opera trattamentale di reinserimento sociale creando danni ingenti negli Istituti ove vengono tradotti oltre alle aggressioni al personale”.
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