- Le ondate di calore si attenuano a Palermo e Catania
- Afa meno stringente ovunque per la giornata di domani
- Rischio incendi elevato nell’Ennese, Messinese e Palermitano
L’afa concede una piccola tregua in Sicilia. Le ondate di calore estremamente torride che hanno caratterizzato gli ultimi giorni scendono di intensità a Catania ed a Palermo, i due centri maggiormente colpiti ed interessati dal caldo estremo.
Lo indica la protezione civile regionale nel suo nuovo bollettino. Per il 6 agosto, dopo giornate di bollino rosso e con temperature vicine o superiori ai 40 gradi, a Catania sarà una giornata da bollino giallo. Previsti, infatti, 36 gradi percepiti.
Bollino giallo anche a Palermo
Bollino giallo anche a Palermo con 35 gradi di massima percepiti. Per la seconda giornata consecutiva, quindi, l’afa darà una lieve tregua anche al capoluogo siciliano.
A Messina, invece, non è previsto alcun’allerta ma saranno percepiti 34 gradi. Nella nota diffusa (la 164) dalla protezione civile regionale viene indicata una situazione fotocopia per la giornata del 7 agosto.
Ma rischio incendi in tre province
Rimane, tuttavia, il rischio incendi per il 6 agosto in tre province: Enna, Messina e Palermo. Nelle altre sei, viene segnalata una preallerta arancione.
Temperatura in diminuzione
Generalmente i valori massimi diminuiranno ovunque nell’isola per attestarsi su medie estive ma decisamente nella norma. Per il 6 agosto sono previsti 34 gradi nell’Agrigentino, 33 nel Siracusano e Ragusano, 32 nel Nisseno, 31 nel Trapanese. Enna la città meno calda: previsti 28 gradi.
Decine i roghi nel Palermitano
Sono decine i fronti di fuoco ancora attivi in provincia di Palermo. Mezzi aerei sono impegnati nel bosco di Monte Palmeto, tra i comuni di Giardinello e Carini. In fumo centinaia di ettari di macchia mediterranea. Diverse le squadre del corpo forestale regionale e dei vigili del fuoco che stanno lavorando nella zona. Resta sempre molto calda la zona da Scillato, a San Mauro Castelverde, Geraci Siculo e Gangi. Da quasi 24 ore le fiamme continuano a divorare ettari di terreno. I roghi non sono ancora spenti.
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