L’ipotesi privatizzazione dell’aeroporto di Palermo, così come degli altri scali siciliani, suscita un inevitabile vespaio di polemiche. In discussione l’ipotesi che la società di gestione dello scalo, la Gesap, venga acquisita dai privati. E così, dopo le “pizzicate” a distanza tra il presidente della Regione Renato Schifani e i vertici Gesap, il dibattito si allarga. Politica e sindacati si azzuffano, ma l’impressione è che sia più preponderante il “no” alla privatizzazione.
I privati abbassano i costi?
Di “proposta inaccettabile” parla Rifondazione comunista di Palermo. “È evidente – sostengono il segretario di federazione e il segretario cittadino Frank Ferlisi e Ramon La Torre – che gli attuali successi dello scalo di Punta Raisi si devono esclusivamente alla gestione pubblica. Ha rilanciato l’aeroporto di Palermo, portandolo alle vette degli scali italiani. I bilanci positivi da diversi anni di Gesap ed i programmi di ampliamento dell’importante infrastruttura lo dimostrano ampiamente”. Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla aveva sostenuto che una acquisizione del privato abbasserebbe i costi. Ma secondo Rifondazione “è una grossa bugia”. “Lagalla sa bene – replica il partito della falce e martello – che un gestore privato volendo e dovendo fare profitti, innalzerebbe i prezzi di tutti i servizi aeroportuali. Da quelli delle compagnie aeree a quelli dei passeggeri”.
Cgil: “Serve confronto pubblico”
“Esprimiamo preoccupazione – dichiarano i segretari Mario Ridulfo e Francesco Piastra per la Cgil Palermo e il segretario Gaetano Bonavia per la Filt Cgil Palermo – per il rischio che si avvii un processo di privatizzazione di un’azienda che funziona e che ha prodotto buoni risultati. Oltretutto senza un confronto con i lavoratori e con lo scopo di fare solo cassa. Chiediamo all’amministrazione comunale di avviare una discussione pubblica sul tema delle aziende partecipate del Comune, come chiesto nell’incontro di alcune settimane delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil con il sindaco Lagalla”.
Figuccia: “Privatizzazione consolidata scelta”
Di parere opposto invece Vincenzo Figuccia, deputato di Lega-Prima l’Italia all’Assemblea regionale siciliana. “La privatizzazione degli aeroporti – sostiene – è comunque una consolidata scelta che ha garantito in tutta Italia il mantenimento, se non l’aumento, dei posti di lavoro. Per non parlare anche della competitività degli scali finalizzata ad incrementare le rotte aeree. Il tutto a beneficio dei cittadini. Per cui, al di là della quotazione in borsa degli scali siciliani, il percorso tracciato dal presidente Schifani, condiviso dal sindaco di Palermo, è da prendere in seria considerazione in quanto scelta strategica e condivisa”.
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