Ecco ciò che resta della storica stazione di Castelbuono: un cumulo di macerie. Nella località delle Madonie, in provincia di Palermo le Ferrovie stanno portando avanti i lavori di Raddoppio del binario lungo la tratta “Cefalù Ogliastrillo-Castelbuono”, affidati al colosso “Toto Costruzioni“. I lavori permetteranno un più efficiente collegamento della città di Cefalù con Palermo e con l’Aeroporto “Falcone-Borsellino”.
Pochi giorni fa, dopo anni di storia, è stata buttata giù dalla ruspe la Stazione ferroviaria di Castelbuono. Un destino scritto da tempo, esattamente come è avvenuto qualche anno fa con quella di Lascari, che fu addirittura usata come set per il film di Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso”. Adesso tocca a Castelbuono, lungo la statale 113.
Qualcuno sui social commenta rattristato: “Aveva resistito ai bombardamenti anche nella seconda guerra mondiale…”, adesso non c’è più. Ecco com’era.
Ma non sarà un vero addio. Piuttosto un arrivederci. È prevista infatti la realizzazione della nuova “Stazione di Castelbuono” con la relativa viabilità di accesso. Sarà ricostruita quindi nell’ambito del maxi appalto da quasi mezzo miliardo di euro.
Il progetto in esame prevede il raddoppio della tratta ferroviaria per uno sviluppo di circa 12,3 km., della linea ferroviaria Palermo-Messina. “È prevista la realizzazione di tre gallerie naturali di linea. La più lunga tra queste è quella di Cefalù, a doppia canna e singolo binario dello sviluppo di circa 7 km. Seguono la galleria S. Ambrogio, a singola canna a doppio binario lunga circa 4 km, a cui si innesta, in posizione pressoché baricentrica, una finestra intermedia di lunghezza complessiva pari a circa 780 metri, e la galleria Malpertugio a singola canna a doppio binario lunga 180 metri circa”. Al termine dei lavori verrà eliminato il passaggio a livello lungo la statale 113 ‘Settentrionale sicula’.
“I lavoratori in questa fase hanno raggiunto il picco delle 300 unità e quasi la metà di loro dovrà lavorare dentro le gallerie. Sono state organizzate 4 squadre che si alterneranno a cicli di 8 ore, sette giorni su sette. I lavoratori hanno già iniziato il lavoro notturno”, spiegavano pochi giorni fa i sindacati.
“Occorre sfruttare i fondi europei per realizzare il completamento del raddoppio ferroviario Messina-Palermo nella tratta Castelbuono-Patti”, l’unica rimasta a binario singolo. Lo aveva detto Laccoto in una interrogazione all’Ars.
“Si è deciso di confermare questo buco nero di 80 km tra Castelbuono e Patti, di fatto ostacolando la crescita di un territorio straordinario a grande vocazione turistica, ma davvero non ha senso lasciare opere incompiute che danneggiano l’immagine e impediscono lo sviluppo economico-occupazionale”.