Palermo

L’addio “senza sorprese” di Micciché e gli equilibri che non cambiano nella maggioranza

Nessuna sorpresa, nessun contraccolpo. E’ questa la reazione dentro l’area governativa di Forza Italia dopo il saluto ufficiale al partito di Gianfranco Miccichè. Un saluto che non sorprende e che non cambia nulla negli equilibri del partito e della maggioranza secondo le interpretazioni degli uomini e delle donne di Schifani.

I due motivi per un addio atteso

Sono due i motivi per cui non c’è sorpresa. Innanzitutto Miccichè era già fuori da Forza Italia secondo le letture che circolano. Lo ha ribadito anche il comunicato ufficiale di Forza Italia non commentare l’addio. Aveva aderito al gruppo misto e dunque non era un uomo di Forza Italia. La questione della “tessera” è un fatto tecnico e non politico.

Ma soprattutto Raffaele Lombardo aveva già avvertito Schifani che il passaggio sarebbe stato ufficializzato in questi giorni ed il Presidente della Regione, dicono i ben informati, non aveva fatto una piega considerando questo passaggio ininfluente in una maggioranza che viene considerata dal Presidente “solida e coesa”.

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Le parole di Lombardo e la federazione MpA-Forza Italia

C’è, comunque, un tema. Il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo è federato con Forza Italia e a Forza Italia ha portato i voti alle Europee. con Forza Italia ha condotto la battaglia per riportare in Europa Caterina Chinnici voluta anche dal segretario nazionale del partito azzurro Antonio Tajani.

E Lombardo non manca di ricordare passaggi e federazioni “Il rapporto trentennale con Gianfranco Miccichè e’ stato ispirato intanto al reciproco rispetto umano, poi al confronto leale di idee e programmi. La sua lunga esperienza in politica e nelle Istituzioni e la profonda conoscenza di uomini e cose daranno più forza alla causa autonomista che va rilanciata e ancor più inverata nel senso di responsabilità, nel rigore amministrativo, nell’impiego della risorse umane e materiali di cui dispone la Regione. La sua militanza trentennale a fianco di Silvio Berlusconi sin dalla fondazione di Forza Italia e il nostro comune impegno elettorale per Caterina Chinnici che Antonio Tajani ha voluto capolista in Sicilia, accelerano il processo federativo avviato dal Movimento per l’Autonomia all’insegna dei condivisi valori su cui si fondano il PPE e l’Europa unita”.

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Il legame forte con Tajani, le nuove adesioni in arrivo

Ma il partito in Sicilia ha un legame forte col segretario Tajani. L’asse Schifani-Tajani, Sicilia segretaria nazionale si rafforzerà ulteriormente con la convection nazionale prevista ad ottobre al Domina.

A quell’appuntamento Forza Italia arriverà più forte di oggi. Da settembre sarebbero almeno tre le nuove adesioni in arrivo e fra questi ci sono personaggi noti e non soltanto deputati regionali. Adesioni che hanno una rilevanza sociale prima che politica, che guardano alle prossime amministrative e prima ancora di quella pongono le condizioni per considerare intoccabili gli equilibri interni alla maggioranza e spegnere le richieste di spazio che oggi arrivano (ma anche ieri prima del passaggio di Miccichè al MpA) da più parti e che riguardano tanto la giunbta, dove posto non c’è, quanto il sottogoverno a iniziare dalla sanità

 

 

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