Una folla commossa, una chiesa gremita fino all’ultimo posto per dare l’addio a Maria Mattarella, segretario generale presso la Regione Sicilia, scomparsa lunedì 9 settembre a 62 anni. L’ultimo saluto le è stato rivolto stamattina nella chiesa di San Michele a Palermo: tra i familiari della donna, presente anche il presidente della Repubblica Sergio Matterella, zio di Maria, che negli ultimi giorni della sua esistenza le è sempre rimasto accanto.
In tanti erano presenti per rendere omaggio ad una donna ricordata da tutti, oltre che per la sua competenza in campo professionale, per la sua umanità e sensibilità che la portava a non lasciare indietro nessuno.
“Maria Mattarella, donna di solida e profonda fede – recita l’omelia dell’arcivescovo, Corrado Lorefice – fede assimilata dallo sguardo interiore che innervava tutta la sua esistenza, lei stessa più di tutti, ci rende ancora partecipi, come già nella prova della malattia, della luce della speranza e della consolazione in cui ormai è immersa, da lei già pregustata lungo il corso della sua vita – continua – la sua robusta formazione religiosa è il segreto della sua nobile e attrattiva postura umana, di donna, di sposa, di madre, di professionista, di cittadina, di condiscepola di Cristo, di amica”.
Il ricordi di Emanuela Giuliano, amica e collega di Maria
A prendere parola è stata Emanuela Giuliano, dirigente dell’amministrazione regionale nonché collega e amica di Maria Matterella. Nel suo elogio funebre dedicato alla donna, ha ripercorso ogni singolo attimo tra loro condiviso, dalla prima stretta di mano come colleghe alla scoperta della malattia.
“Sono entrata all’ufficio legislativo legale della Regione, tu lavoravi li già da qualche tempo, non conoscevo nessuno, mi sentivo spaesata ma tu con grande gentilezza mi hai accolta con un mazzo di fiori e mi hai accompagnata in ogni stanza per conoscere i colleghi – dichiara Emanuela Giuliano, – gesto che non posso dimenticare – continua – dopo alcuni anni sei stata nominata capo dell’ufficio legislativo italiano, un incarico meritatissimo che hai svolto con il tuo solito impegno e professionalità e con estrema meticolosità e precisione che ti contraddistingueva. Avevi una memoria prodigiosa, nulla sfuggiva ti sfuggiva, – continua Giuliano – oltre a questo il tuo tratto distintivo era l’umanità, la sensibilità, la capacità di immedesimarsi nelle situazioni degli altri anche di persone a te sconosciute, la tua porta era sempre aperta per tutti”.
“Grande perdita a livello umano e professionale”
Il funerale di Maria Mattarella è stato un momento di celebrazione della sua vita e del suo contributo alla comunità. Tanti i colleghi presenti che hanno riconosciuto fino all’ultimo le innumerevoli qualità di Maria che rimarranno un esempio.
“Ascoltava sempre tutti, aveva un sorriso, e una parola sempre per tutti ed era profondamente qualificata perché a livello professionale era davvero eccezionale – ha detto Matteo Frasca, Presidente della Corte d’Appello di Palermo – quello che veramente mi colpiva era la sua semplicità, una di quelle persone che sono sempre plurali, davvero una grande perdita a livello umano e professionale, i figli soffriranno questo dolore ma avranno la possibilità di essere davvero orgogliosi di una mamma così”.
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