Enrico è stato accolto da un abbraccio ancora più grande del vostro, che lo avete amato e supportato in questi anni di vita. In questo momento sembra tutto finito, ma le grazie del signore non sono finite, dobbiamo credere in tutto quello che ci dice Dio”, le parole del sacerdote Gianpiero Cusenza si stringono attorno alla famiglia Fertitta durante l’ultimo saluto al piccolo Enrico. In tantissimi si sono raccolti presso la chiesa di Santa Teresa in via Filippo Parlatore per il bimbo di tre anni annegato in piscina in via Tritone lo scorso 2 agosto.

L’ultimo saluto

Il piccolo, che avrebbe festeggiato il compleanno il giorno successivo, ha toccato i cuori di tutti coloro che hanno partecipato alla cerimonia. Una chiesa stracolma. Amici, parenti e membri della comunità si sono riuniti per rendere omaggio a Enrico, un gesto di solidarietà e in un momento di immenso dolore.

Il sacerdote Giampiero Cusenza, durante l’omelia, ha cercato di confortare i presenti con parole di speranza e fede: “In situazioni come queste nessuno ha parole di consolazione e ricette da dare – ha detto – l’unica parola può venire da Dio”.

Le parole del sacerdote Cusenza

Il sacerdote ha parlato della vita eterna e del paradiso, sottolineando che Enrico è stato accolto “Da un abbraccio ancora più grande del vostro”. Poi, riferendosi ai genitori del piccolo, ha aggiunto: “Avete cercato di spiegare al fratello maggiore dove si trova Enrico, che è come un angelo”.

Al termine della messa, il feretro del piccolo è stato portato via, accompagnato da un’auto funebre decorata con i pupazzi con cui Enrico amava giocare. Un gesto simbolico che ha reso tangibile l’amore e la gioia che il bambino aveva portato nella cita di chi lo circondava.

“Siamo destinati ad una vita senza fine perché, dopo la vita terrena, ci attende il paradiso dove siamo certi che Ernico sia già – ha aggiunto – avete cercato si spiegare al fratello maggiore dove si trova Enrico, che è come un angelo – ha detto riferendosi ai genitori – in questo momento sembra tutto finito ma le grazie del Signore non sono finite, dobbiamo credere in tutto quello che ci dice Dio”.

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