Dove una volta si ci siedeva per aspettare l’autobus, adesso ci si perde nel verde. Ma non è un nuovo parco o un progetto di riqualificazione urbana, bensì il segno lasciato dall’abbandono e dall’incuria. Succede in via Gualtiero da Caltagirone, all’Addaura, dove l’ex capolinea della defunta linea 833 è stato risucchiato dalle erbacce.
Pur essendo vero che siamo in un’epoca in cui si punta fortemente all’implementazione del verde e alla transizione ecologica, in questo caso si è andati decisamente oltre. La pensilina in ferro risulta totalmente piena di piante, alla cui base vi sono diverse erbacce infestanti. Immancabili i rifiuti abbandonati sul posto, così come alcuni rami tagliati lasciati accanto all’ex fermata.
Il tutto a pochi metri da uno degli ingressi della riserva naturale di Monte Pellegrino. La stradella limitrofa risulta altresì piena di sterpaglie. Un destino decisamente amaro quello della fermata, abolita in seguito alla cancellazione della sopracitata linea 833. Fatto che lascia scoperta la zona di una linea importante, lasciando l’onere di coprire un’area decisamente vasta alla sola 603.
Non va di certo meglio alla nuova fermata, posta ad una cinquantina di metri di distanza su lungomare Cristoforo Colombo. Una tratta, quella della Panoramica, attraversata soltanto da due linee, una di giorno (la 603) e una di notte (la Notturna 1). Qui, infatti, a pochi metri dal luogo in cui i cittadini aspettano il bus, vi è una folta presenza di sterpaglie mista ad erbacce, alte anche un metro. Un terreno che lambisce la fermata stessa.
Fatto che, almeno in teoria, costringerà gli operatori di Reset ad una continua pulizia. Proprio gli interventi di diserbo in settima Circoscrizione sono finiti, qualche giorno fa, al centro di una missiva inoltrata dal consigliere Ferdinando Cusimano. L’esponente di Forza Italia aveva invitato Rap e Reset, per quanto di competenza, ad intervenire. Lavori fatti parzialmente, vista la lunga lista di vie coinvolte.