Il Comune di Capaci mira a far dire addio alla plastica nelle scuole del paese. In arrivo distributori di acqua potabile da installare nei plessi scolastici in modo da evitare l’acquisto di bottigliette usa e getta che fanno lievitare a dismisura la produzione di plastica. Si tratta di un progetto innovativo dal chiaro obiettivo ecologista e in linea oltretutto con gli obiettivi prefissati dall’Unione Europea per tutti i suoi Stati membri.
Il patrocinio
“Io lo considero – afferma il sindaco di Capaci, Pietro Puccio – un passo sulla strada dell’Agenda 2030. Il nostro Comune è lieto di patrocinare il progetto ‘L’acqua che fa scuola’, proposto da Stei srl, soluzioni e tecnologie per l’ecocompatibilità ed inclusione, che farà diventare la nostra comunità più ecosostenibile mediante la posa di distributori automatici per l’erogazione di acqua nelle scuole”.
La garanzia dei controlli
Sulla base della convenzione tra le parti l’acqua sarà controllata, microfiltrata e battericamente purificata, e poi dispensata con bottigliette in alluminio che saranno consegnate agli alunni. “Un’iniziativa – aggiunge Puccio – che ha ricevuto subito la disponibilità dei dirigenti scolastici e che, grazie al sostegno degli imprenditori del territorio che vorranno sposare la mission, ci consentirà di tutelare l’ambiente e di sensibilizzare i giovani al risparmio energetico”.
Altri progetti
Da evidenziare che sulla stessa strada va anche il Convitto nazionale “Giovanni Falcone” di Palermo che nelle scorse settimana ha avviato un percorso per mettere al bando la plastica all’interno dell’istituto con il progetto “Plastic free”, in ottemperanza alle direttive europee e in coerenza con le iniziative di sensibilizzazione all’ambiente promosse dalla scuola. Un’impronta ambientalista, voluta dal rettore Cettina Giannino, che intende coniugare la formazione con il concetto molto più articolato di “cura”, nozione attraverso la quale gli apprendimenti non rimangono nozionismo, ma capacità di interagire col mondo per migliorarlo.
Eliminata la plastica dalla mensa
Il primo passo del progetto “Plastic free” è stato quello di eliminare i piatti di plastica dalla mensa, sostituendoli con la porcellana e i bicchieri monouso ecocompostabili, un impegno non irrilevante se si considera che la scuola ospita una popolazione studentesca di circa 800 fra bambini e ragazzi, la cui refezione è distribuita su più turni.
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