Il giudice del tribunale di Palermo, Marco Petrigni, ha assolto Maurizio Giglio, in arte “Mauriziotto Dj”, e Vincenzo Pottino, presidente del club Albaria di Mondello dall’accusa di frode fiscale attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta. I due erano finiti sotto inchiesta dopo una verifica fiscale nei riguardi dell’associazione “Progetto Musica”, rappresentata da Giglio, che aveva curato la direzione artistica del “Windsurf world festival on the beach” negli anni 2010, 2011 e 2012.
La tesi dell’accusa
L’ipotesi fu quella, all’epoca dell’indagine, che le fatture di pubblicità emesse da Albaria a favore dell’associazione di Giglio fossero false. Tesi investigativa che non è stata accolta dal giudice che ha ritenuto tutto regolare, come sostenuto dagli imputati difesi dagli avvocati Ida Giganti, Angelo Mangione e Marco Lo Giudice.
Tante indagini in Sicilia
Attorno alle accuse di frodi fiscali in Sicilia si verificano tantissime indagini, molte anche recentissime come quella della vendita on line di pneumatici per auto a prezzi stracciati ma con il trucco. In realtà era stata messa in atto per l’appunto una frode fiscale per raggirare lo Stato e non pagare l’iva. In questo modo l’azienda metteva sul mercato prodotti a costi nettamente inferiori rispetto alla concorrenza. L’agenzia delle dogane ha scoperto il sistema a Porto Empedocle, nell’Agrigentino, nel corso di specifici controlli. I funzionari della dogane, in servizio presso l’ufficio di Porto Empedocle, nel corso di un controllo fiscale eseguito nell’ambito degli scambi intracomunitari, hanno scoperto questa presunta frode sull’Iva di oltre 170 mila euro.
L’operazione nel Catanese
Nel giugno scorso altre frodi nel commercio delle accise e reati fiscali furono scoperti nel Catanese, scattò la confisca nei confronti di un noto imprenditore più volte finito nel mirino delle forze dell’ordine. In quel caso beni per complessivi 5 milioni di euro sono stati confiscati dalla guardia di finanza di Catania all’imprenditore Alessio Primo Tirendi, originario di Milano e residente nella provincia etnea, più volte indagato per violazioni tributarie e commissione di frodi nel settore delle accise. Al centro del provvedimento, richiesto dalla Procura, indagini di unità specializzate del Gico del nucleo Pef delle fiamme gialle.
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