E’ il giorno del vertice in Prefettura sulla vertenza Amat. Sindacati ed azienda parteciperanno riunione online convocata per le 15.30. Il motivo del contendere riguarda gli accordi di secondo livello. Diritti dei lavoratori che fanno riferimento ad una serie di benefit quali ad esempio buoni pasto e straordinari. Misure che non vengono rinnovate addirittura dal 2007 e che hanno spinto le organizzazioni sindacali a convocare addirittura quattro giornate di sciopero da inizio 2024. L’ultima, quella prevista per sabato 1 giugno, è stata rinviata su richiesta della commissione di Garanzia del Ministero dell’Interno. Le altre invece si sono regolarmente svolte, con un’adesione praticamente al 100% dei lavoratori. Ma a poche ore dalla conference call in Prefettura, pare che sindacati ed azienda abbiano raggiunto un accordo di massima.
L’intesa è arrivata ieri pomeriggio al termine di una riunione fiume durata diverse ore. Presenti gli esponenti di sei organizzazioni sindacali e il direttore generale di Amat Domenico Caminiti. Secondo quanto trapelato da fonti sindacali, l’accordo prevede la sottoscrizione di un buono pasto giornaliero di sei euro da destinare ai lavoratori. Inoltre, è contemplata la stabilizzazione di alcune categorie di precari storici, come ad esempio i part-time presenti fra gli ausiliari del traffico. Problema sul quale nelle scorse settimane si era verificata in azienda un’opera di contrinformazione tenuta da una sigla anonima di dipendenti denominata poi “part-time incazzati”.
Il nodo centrale dell’accordo riguarda le premialità per gli obiettivi aziendali stabiliti per i vari settori operativi di Amat. Tutto l’impianto concordato fra azienda e sindacati dovrebbe essere valido fino al 31 dicembre 2027. Ciò a patto che arrivi il via libera sia dal Consiglio d’Amministrazione di Amat che, soprattutto, dagli uffici del Controllo Analogo del Comune di Palermo. Fondamentale per la buona riuscita dell’accordo è che lo stesso rispetti i paletti imposti dal piano di riequilibrio. Qualora le trattative vadano a buon fine, verrà congelata l’eventuale convocazione di una nuova giornata di sciopero.
Una sorta di compromesso storico in vista della ben più importante partita da giocare sul contratto di servizio. Documento fondamentale per il futuro di Amat e sul quale gli uffici del Comune di Palermo, guidati dall’assessore Maurizio Carta, stanno lavorando insieme ai vertici della società Partecipata già da diversi mesi. Fra i nodi chiave c’è quello del corrispettivo previsto per il servizio di trasporto pubblico locale, gommato o ferrato che sia. Fondi pagati in buona parte dalla Regione Siciliana e in una parte minoritaria dal Comune. Da Palazzo dei Normanni, l’assessorato regionale alle Infrastrutture ha sbloccato a fine aprile pagamenti per circa 22 milioni di euro suddivisi in due tranche. Una vera boccata d’ossigeno per le casse di Amat.
Sempre sul fronte del nuovo contratto di servizio, il 9 aprile scorso il Capo Area dell’Ufficio Mobilità Alessandro Carollo e il presidente di Amat Giuseppe Mistretta hanno firmato un documento pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune in cui vengono stabilite le nuove procedure da attuare per le attività di monitoraggio del trasporto pubblico locale. “Ogni settimana verranno effettuati due giorni di verifica – si legge nel documento -. Durante i due giorni della stessa settimana si procederà a verificare tutte le linee afferenti ad almeno uno dei nodi d’interscambio sottoelencati. Di conseguenza, di norma ogni mese saranno effettuate 8 giornate di verifica, per un totale di 16 giornate a bimestre. Con tale metodica nell’arco di un bimestre (periodo soggetto afatturazione e liquidazione) di controllo, in considerazione del fatto che le linee esercite sono 58, 54 su gomma e 4 su ferro, dovranno essere verificate un numero medio a bimestre non inferiore a 80”.
Grande attenzione viene però data al chilometraggio. “Il valore della produzione chilometrica annua programmata, pari a 13.876.800 chilometri, per effetto della riduzione del 10% richiesta da Comune di Palermo è pari a 12.489.120 chilometri. Tale quantificazione chilometrica, al lordo della perdita di efficienza e calo di produttività non eccedenti il 18%, sarà pari ad una percorrenza chilometrica obiettivo, al netto delle corse a vuoto, di 10.241.078 chilometri, complessivi tra gomma e ferro. Resta inteso che le produzioni chilometriche sopra stimate, saranno definite dettagliatamente nel Contratto di Servizio in via di approvazione nel 2024″.