Fare squadra per informare in modo libero e consapevole ma anche e soprattutto per crescere e far crescere il territorio. Nasce il primo team di giornali digitali del Sud Italia. Una partnership editoriale senza precedenti per un progetto ambizioso: “garantire lo sviluppo, la tutela e la salvaguardia del comparto dell’editoria nativa digitale del mezzogiorno d’Italia con particolare attenzione alle testate giornalistiche online indipendenti che non facciano riferimento a partiti o organizzazioni politiche o a gruppi imprenditoriali di rilievo industriale e attraverso il sistema dell’informazione operare per la crescita del Mezzogiorno d’Italia”.
Il progetto editoriale che vede la luce in queste ore e che punta ad aggregare realtà del Sud d’Italia intorno ad un unico scopo nasce dall’accordo di collaborazione editoriale fra SiciliaOndemand di Palermo e Digital Media di Foggia editrici, rispettivamente, di BlogSicilia.it e di Resto al Sud.it ma punta ad aggregare varie altre realtà che già si muovono in questa direzione.
Ambiziosa l’idea ma realistico il progetto visto che il risultato atteso da questa collaborazione editoriale e strategica è, in una prima fase, la costruzione di una aggregazione associativa dei quotidiani online del mezzogiorno d’Italia che sia capace di sostenere e perorare, sia in ambito istituzionale che commerciale, gli interessi ed i bisogni specifici di editori iperlocali di qualità che facciano quindi ricorso a risorse e collaborazioni giornalistiche strutturate per l’erogazione dei rispettivi servizi informativi.
Il dettaglio del progetto è già on line su RESTO AL SUD. Per Roberto Zarriello: “Serve nel Mezzogiorno, un simile accordo che sia da traino a tutte le iniziative possibili per i nostri territori. Il Sud d’Italia deve fare fronte comune ad iniziare proprio dall’informazione. La partnership editoriale potrà garantire più informazione, maggiori approfondimenti, contenuti multimediali e tanto altro. Potrà, insomma, essere servizio e,. al tempo stesso, stimolo di crescita. Siamo convinti che aggregare sia un valore aggiunto e possa ingenerare un circuito virtuoso per i giornali digitali, per i loro fruitori e per i territori”
Commenta con Facebook