Scattano da oggi alle 14 i divieti fra Monte Pellegrino, il santuario e la strada che porta al monte partendo dall’ingresso di via Bonanno. Il giorno che la chiesa dedica alla santa patrona di Palermo è domani ma già da stasera inizia il rito dell’ “acchianata”, che sarà accompagnata da eventi realizzati da 100 artisti, e tutto deve essere pronto per accogliere i fedeli, i penitenti, i curiosi e perfino i turisti che vogliono seguire e conoscere il rito dei Palermitani.
Divieti di sosta e di transito
A partire dalle 14 scattano i divieti di sosta in quota a Monte pellegrino in tutta l’area del Santuario mentre in serata scatta anche il divieto di accedere alla via Bonanno con le auto. Dal pomeriggio compaiono le navette che fanno la spola e la chiusura della strada., I divieti ed i controlli da parte dei vigili urbani dureranno per tutta la settimana, fino alla mezzanotte di domenica 8 settembre. E’ probabile che sia necessario replicarli anche nel prossimo fine settimana come accaduto altre vole negli anni.
L’acchianata delle Rosalie
Non solo devozione ma spettacoli e folclore sono previsti per la seconda edizione de L’acchianata delle Rosalie. Oltre cento artisti animeranno la serata con performances ed esibizioni raccolte in un vero e proprio spettacolo itinerante. E’ in programma mercoledì 4 settembre, un pellegrinaggio sacro, che si svolge in onore alla Santuzza, che rappresenta un momento di grande suggestione, percorso che, dalla scala vecchia porta al santuario di Santa Rosalia, evento inoltre, realizzato dalla cooperativa Le Beccanti e patrocinato dal Comune di Palermo.
Feste e cunti
intanto tocca allo spettacolo del cuntista Vincenzo Mancuso il compito di salutare l’inizio di settembre e di proseguire l’intenso anno di celebrazioni in onore del 400mo anniversario dal ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia, che ha visto il museo delle Marionette tra i maggiori protagonisti.
Oggi, martedì 3 e giovedì 5 settembre alle 21 al Pasqualino andrà in scena lo spettacolo ‘U cuntu ri santa Rusulia, imperdibile classico firmato da Vincenzo Mancuso.
La storia della patrona di Palermo verrà raccontata attraverso un’antica e affascinante tecnica, sapientemente padroneggiata dai cuntisti, eredi degli antichi rapsodi, declamavano a memoria, a puntate lungo l’intero arco dell’anno, le chanson de geste del ciclo Carolingio, filtrate attraverso i poemi e i romanzi italiani del Quattro e Cinquecento. Un folto pubblico pagante si radunava in piazze, ville o mercati per ascoltare la narrazione del giorno: ‘u cuntu, cioè “il racconto” per eccellenza. Il cunto è inserito nella manifestazione Rosalia di Palermo, organizzata dal Comune di Palermo.
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