Il gip di Palermo Marco Gaeta ha condannato un giovane di 20 anni a dieci anni e otto mesi di reclusione accusato di avere abusato della cugina di 8 anni in un quartiere di Palermo.
Il giudice lo ha condannato anche all’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e di qualsiasi ufficio alla tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche e private frequentate da minori.
Il giovane deve risarcire la ragazzina e i genitori, costituii parte civile assistiti dall’avvocato Carmelo Genovese, con 60 mila euro. Era stata la bambina in lacrime a raccontare tutto alla madre facendo arrestare il cugino. La polizia ha raccolto la segnalazione fatta direttamente dall’ospedale Di Cristina, dove la bambina, arrivata da casa insieme alla madre, è stata sottoposta ad alcuni accertamenti necessari per verificare la presenza di segni che potessero confermare la violenza. La bambina è stata ricoverata al pronto soccorso.
Dopo i primi esami, i medici avevano deciso di contattare la polizia riferendo di un possibile caso di violenza sessuale. Le indagini hanno confermato il racconto della bimba. In primo grado è arrivata la condanna.






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