“Manterremmo il diritto di abitazione per chi non ha una seconda casa, ma stiamo lavorando per le ordinanze di demolizione delle ville sulla costa entro i 150 m. dal mare” così il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque commenta la scelta di proporre alla Giunta una delibera che dovrà essere sottoposta al Consiglio comunale, per la revoca, in autotutela, del regolamento sugli immobili abusivi acquisiti al patrimonio comunale ai sensi dell’art. 31 del D.P.R. 380/01.
Il regolamneto era stato a lungo tacciato di essere una sorta di norma ‘salva abusivi’. Ora il sindaco ne propone la parziale modifica pur mantenendo l’aspetto della tutela della ‘prima casa’ pur se abusiva. E spiega così le ragioni della sua nuova idea: “Avevamo ricevuto, in merito al regolamento, una nota da parte dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente che sollevava alcune eccezioni – racconta il sindaco – e, prontamente, già nel maggio scorso avevamo incaricato il responsabile dell’Urbanistica e l’allora segretario generale a proporre modifiche al regolamento per eliminare le criticità riscontrate e segnalate dall’Assessorato”.
“Oggi siamo andati oltre, — continua dopo un confronto con il neo-segretario cui ho deciso di sottoporre il regolamento per uno studio approfondito, abbiamo deciso, di concerto, di annullarlo, in autotutela – modificarlo avrebbe fatto perdere organicità all’atto, al fine quindi di studiarne un altro che, così come le norme in materia dispongono, possa comunque dar diritto, temporaneo, alle famiglie che hanno come un’unica casa quella in cui vivono di poter continuare a viverci. Intanto non abbiamo indietreggiato di un passo nella lotta contro l’annoso problema dell’abusivismo edilizio”.
“Già da tempo ho fornito atti di indirizzo alla responsabile apicale dell’Urbanistica di accelerare sulle ordinanze di demolizione e devo dare atto all’architetto Maria Piazza che sta dando esito positivo al mio impulso, non solo – continua il sindaco – abbiamo richiesto un prestito alla Cassa Depositi e Prestiti per poter accendere un mutuo al fine di ottemperare alle demolizioni i cui costi sono molto esosi per l’Ente, adesso che siamo fuori dal dissesto. Abbiamo intenzione di cominciare un processo irreversibile che comporti la demolizione di tutto quello che è abusivo e non può essere mantenuto per pubblico interesse, in particolare, così come previsto dal protocollo firmato dalla Procura di Palermo, intendiamo avviare un’opera di risanamento della costa e di restituirla alla cittadinanza. Nessuna amministrazione in futuro potrà fermare questo processo”.
Gran parte di questi immobili si trova infatti nell’area di inedificabilità assoluta, appunto i 150 metri dalla costa.
“Tra questi- ricorda il sindaco – anche l’immobile che io stesso avevo segnalato agli uffici e che risulta essere di proprietà della famiglia di un boss mafioso che è, appunto, abusivo ed entro i 150 metri dal mare”.
Da maggio 2018 sono 51 le ordinanze di demolizione emesse (molte di queste sulla costa) – come riferisce l’architetto Piazza – e 116 mila euro circa le sanzioni emesse per inottemperanza alla demolizione, dato questo che è in crescita esponenziale e che l’amministrazione comunale aggiornerà in un dettagliato resoconto più avanti.
“Entro poco tempo acquisiremo tutti gli immobili abusivi della costa – conclude Cinque – e procederemo alle demolizioni”.
Intanto il segretario generale Daniela Amato sta già lavorando alla proposta del nuovo regolamento che andrà in Consiglio entro l’anno.