“Oggi in commissione Ars è stato approvato il disegno di legge-voto che prevede l’abolizione del numero chiuso ai corsi di laurea in Medicina. È un primo passo fondamentale che può avere ricadute importanti sul futuro lavorativo di migliaia di giovani e soprattutto sulla sanità pubblica che ha sempre più bisogno di medici qualificati”. Lo dice Calogero Leanza parlamentare regionale del Pd e primo firmatario del disegno di legge-voto approvato oggi in commissione Cultura formazione e lavoro. Il ddl-voto dovrà adesso passare all’esame dell’aula e, se approvato a Sala d’Ercole, arriverà all’esame del Parlamento nazionale.
“Questo disegno di legge che ho fortemente voluto e sostenuto – aggiunge Leanza – intende dare ai giovani talenti siciliani la possibilità di intraprendere una carriera medica senza barriere e restrizioni ingiuste. Non solo offrirà loro opportunità migliori, ma potrà contribuire a colmare il divario di medici nelle aree rurali e svantaggiate della nostra regione. Seguirò l’iter parlamentare del ddl lavorando per ottenere un sostegno che possa andare al di là degli schieramenti politici, per non togliere il futuro a migliaia di giovani siciliani”.
“Il numero chiuso per l’accesso alle Università va abolito. Sto concentrando il mio impegno parlamentare sulle politiche giovanili e dell’istruzione ed oggi posso dire che è stato fatto un passo avanti con il via libera in commissione Cultura e formazione dell’Assemblea regionale siciliana al ddl voto che prevede la fine del limite agli accessi nei corsi di laurea di medicina e chirurgia, medicina veterinaria, odontoiatria e protesi dentaria, e per i corsi di laurea specialistica delle professioni sanitarie. Ora il testo andrà in Aula e poi sarà in Parlamento nazionale ad assumere le decisioni conseguenti modificando la legge 264 del 1999 che in maniera iniqua priva del diritto allo studio tantissimi giovani. Sono in tanti, infatti, a dover rinunciare ad esercitare le professioni mediche e sanitarie a causa dei limiti all’accesso ai corsi di laurea. Negli anni abbiamo assistito anche ad una migrazione all’estero di moltissimi giovani costretti a frequentare atenei in altri Stati”. Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.