Trentattrè consigliere e consiglieri comunali di Palermo, rappresentanti di tutti i gruppi presenti a Sala delle Lapidi, hanno sottoscritto un documento in cui si chiede all’Assemblea Regionale Siciliana di non modificare la parte della legge elettorale degli enti locali con la quale si istituisce la doppia preferenza di genere.
Un documento, che ha trovato una condivisione trasversale, quasi unanime, dell’assemblea palermitana, in cui si sottolinea che “la doppia preferenza di genere rappresenta una sfida per contribuire al raggiungimento della parità di genere e alla valorizzazione della differenza.”
“L’applicazione della legge ha già fatto aumentare la presenza di donne nei consigli comunali siciliani e riteniamo – scrivono le consigliere e i consiglieri – che non debba essere abrogata: sarebbe un danno alla democrazia”.
Caso ha voluto che, in assenza della presidenza del Consiglio, a presiedere la seduta sia stata chiamata una donna e nello specifiuco è toccato proprio a Marianna caronia che per prima ha lanciato questa battaglia contro l’iniziativa del suo compagno di partito Giuseppe Milazzo
Questo testo integrale dell’appello inviato al presidente dell’Ars e nomi dei sottoscrittori in ordine alfabetico
DOCUMENTO APPELLO AL PRESIDENTE DELL’ARS
La doppia preferenza di genere è uno strumento di civiltà e democrazia. Bisogna investire sulle donne per costruire una società più giusta, partendo dalla partecipazione condivisa ai processi decisionali. Non si può affermare che ci sia democrazia dove le donne non partecipano concretamente alla vita politica. Nelle istituzioni è necessario rappresentare la composizione della società, costituita da donne e uomini. Chiediamo che la legge sulla doppia preferenza di genere, la cui applicazione ha già fatto aumentare la presenza femminile nei Consigli comunali siciliani, non venga abrogata, come richiesto in un Ddl a hoc dal capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Milazzo, all’Ars.
La presenza femminile nei luoghi decisionali non è una questione di donne ma riguarda tutte e tutti; lo prevede anche la Costituzione, art. 51 Cost.: “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini” .
La legge sulla doppia preferenza di genere è una sfida da raccogliere per modernizzare la Sicilia e contribuire al raggiungimento della parità di genere in ogni settore e alla valorizzazione della differenza.
Concetta Amella, Alessandro Anello, Rosario Arcoleo, Giulia Argiroffi, Francesco Bertolino, Roberta Cancilla, Valentina Caputo, Paolo Caracausi, Maria Anna Caronia, Giusto Catania, Dario Chinnici, Valentina Chinnici, Carlo Di Pisa, Barbara Evola, Fabrizio Ferrandelli, Fabrizio Ferrara, Elio Ficarra, Sabrina Figuccia, Ugo Forello, Igor Gelarda, Massimo Giaconia, Gianluca Inzerillo, Viviana Lo Monaco, Cesare Mattaliano, Caterina Meli, Katia Orlando, Salvatore Orlando, Antonino Randazzo, Giusi Russa, Tony Sala, Marcello Susinno, Sandro Terrani, Ottavio Zacco.
Proprio oggi un’altra lettera aèperta era stata indirizzata a Milazzo da un’altra donna in politica, una alleata (leggi qui)
Commenta con Facebook