Volevano fuggire insieme e per farlo avevano scelto di venire a Palermo dove c’è una importante comunità del Bangladesh della quale fa parte un loro amico che avrebbe potuto ospitarli all’inizio della loro fuga, quantomeno pe rle vacanze.
Era il progetto di due giovanissimi intenzionati a vivere alla occidentale il loro amore, sottraendosi alle regole ma forse ignari del fatto che la giovanissima età è un tabù anche in occidente. Così rischia di finire con una denuncia la fuga d’amore.
Comunque vada da un punto di vista legale e giudiziario è comunque una fuga d’amore finita quella dei due minorenni originari del Bangladesh che partiti da Roma intendevano raggiungere un amico a Palermo, passando per Napoli: gli agenti del commissariato Vicaria Mercato dalc apoluogo partenopeo , avvertiti dal portiere di un noto hotel partenopeo li hanno rintracciati nella camera 406 dell’albergo in cui si erano rifugiati, di passaggio.
Lui 16 anni e lei 13 anni, hanno riferito agli agenti che volevano la Sicilia per trascorrere all’insaputa dei rispettivi genitori le vacanze da un amico. Dagli accertamenti è emerso che la scomparsa della 13enne era stata denunciata il 2 agosto, in una stazione dei carabinieri della capitale.
Coordinati dal primo dirigente Davide Della Cioppa i poliziotti hanno avvertito i genitori dei due ragazzini ai quali sono stati affidati, così come disposto dal pm Emilia Galante Sorrentino della Procura per i Minorenni di Napoli.
Proprio l’innocenza della fuga e la clemenza del pm potrebbero evitare al sedicenne la denuncia. Sì perchè lui ha già l’eta della ragione per la legge ma non è ancora maggiorenne e questo attenua la vicenda riducendola ad una ragazzata. il rischio di una denuncia, però, c’è visto che lei ha soltanto 13 anni e dunque al di sotto dei 14, cosa questa che rappresenta, invece, un’aggravante e rende impossibile considerare legalmente valido il suo un consenso
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