A Terrasini (Pa) la terza panchina gialla dell’Isola “contro la dipendenza da cellulare e contro i social risk”. Un evento voluto dal presidente dei Questori in Ars, Giorgio Assenza, realizzato dall’associazione Made 3.0, patrocinato dalla stessa Assemblea regionale siciliana e accolto con grande entusiasmo dal Comune di Terrasini.
Il progetto ha lo scopo di sensibilizzare adulti e adolescenti sui fenomeni legati all’uso scorretto della Rete e sulla dipendenza dai dispositivi e vuole essere un messaggio sociale; quanti si siedono sulla panchina, infatti, non devono utilizzare il dispositivo e devono godere del panorama o socializzare. L’iniziativa rientra nel progetto che ha visto già a Palermo l’inaugurazione della prima panchina gialla all’interno del Parco della Salute, sul lungomare, e a Punta Secca, Comune di Santa Croce Camerina, nella località conosciuta per la serie televisiva “Il commissario Montalbano”.
“La panchina – afferma Cetty Mannino, ideatrice del progetto ed esperta in cyberbullismo – è una provocazione rivolta soprattutto agli adulti, in quanto educatori, dei propri minori, delle azioni tanto reali quanto virtuali. Ma è anche un monito per prevenire i social risk. Il progetto inoltre diventerà nazionale, molte associazioni, infatti, hanno capito l’importanza e voluto sposare l’idea.”
“Accogliamo l’iniziativa – dice il vicesindaco di Terrasini, Angelo Cinà – convinti del fatto che oggi tutti dobbiamo rieducarci al bello, tutti dobbiamo staccarci, per quanto utile e necessario, dai nostri smartphone e dagli altri numerosi strumenti tecnologici, utilizzandoli con misura e parsimonia. La panchina vuole essere un segnale forte per i nostri concittadini e soprattutto per le nuove generazioni”.
Partecipa all’iniziativa anche Monica Messina, presidente dell’Associazione Alba, attiva nel territorio e sensibile ai bisogni della fascia preadolescenziale e adolescenziale. “Ecco un’epidemia che mi dà gioia: quella delle panchine gialle, simbolo della lotta al cyberbullismo, che si espande in tutta Italia a partire dall’iniziativa che ha preso il via dalla nostra Isola. Dopo Palermo e l’areale Ragusano – conclude Assenza – la posa di Terrasini chiude un circuito virtuoso ormai divenuto esemplare in tutta Italia che rappresenta una sponda anche per genitori e educatori giornalmente alle prese con problemi legati al fenomeno del bullismo via web.”
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