A rischio la riapertura dell’ufficio del Giudice di Pace a servizio dei Comuni madoniti. Come riferisce Madonienotizie.it.

Un’ipotesi che potrebbe far saltare un’importante presidio di legalità nell’area.  A far andare a monte il progetto, al momento, la decisione del consiglio comunale di Castellana Sicula che ha deliberato di non approvare la proposta di convenzione per la gestione associata dell’Ufficio del Giudice di Pace di Polizzi Generosa.

Nel 2015 i sindaci dei Comuni di Polizzi, Castellana Sicula, Bompietro, Alimena e Petralia Sottana  avevano dato la disponibilità per suddividere le spese per l’ufficio del Giudice di Pace. In seguito  in diversi tavoli tecnici i comuni che avevano aderito si erano divisi le diverse competenze.

Il presidente del Consiglio comunale Santo Sabella ha ribadito che: “A fronte dei pareri negativi del revisore dei conti e dell’ufficio di ragioneria il comune di Castellana Sicula non può garantire la copertura finanziaria di sei mila euro annui per le spese d’affitto dell’ufficio del Giudice di Pace”

“Il Comune di Polizzi – spiega Sandro Silvestri assessore agli Affari Legali del Comune di Polizzi Generosa – avrebbe fatto fronte alle spese relative al funzionario e all’assistente giudiziario, mentre il comune di Bompietro si sarebbe fatto carico di quelle per l’ausiliario. Le tre figure sono già in organico presso i rispettivi Comuni”.

Fuori dal computo le spese per l’affitto dei locali che ammonterebbero a 16 mila euro annui: “Questa cifra è stata ripartita tra Castellana Sicula, Petralia Sottana e  Alimena in base ai rispettivi abitanti. I primi due Comuni dovrebbero affrontare la spesa di 6 mila euro, mentre il terzo di 3.500 euro”.
Si aspetta adesso la delibera in proposito dei consigli comunali di Petralia Sottana e Alimena.