Una iniziativa lodevole, portata avanti con sacrificio e determinazione, con la passione per “i picciriddi”. Così chiama i suoi libri Pietro Tramonte, ragioniere in pensione di 72 anni, palermitano, creatore di quello che può essere definito un sogno di condivisione nel centro storico di Palermo.
Libri in realtà di tutti, dei palermitani ma non solo, di chiunque abbia ‘sete’ di sapere.
Ebbene la biblioteca itinerante di Pietro Tramonte rischia di chiudere i battenti.
Situata dal 2013 in via Monte Santa Rosalia, all’aperto, con scaffali ed armadi che accolgono circa 70mila libri, consultabili da chiunque, in biblioteca sono arrivati ieri i vigili urbani del Comune di Palermo.
Hanno detto a Pietro che deve rimuovere tutto. Nel verbale di contestazione si legge che “l’attività è sprovvista della prescritta autorizzazione” e si obbliga Tramonte a rimuovere “la copiosa quantità dei volumi e delle riviste” intimandogli “il ripristino dello stato dei luoghi”.
Nella biblioteca di Tramonte i libri non si vendono e non si affittano ma si barattano. E Pietro, che a questa sua passione ha dedicato anima e corpo, spera, come tanti palermitani, di poter continuare a diffondere cultura.
“La mia biblioteca appartiene a tutti – dice a BlogSicilia – ma ho davvero timore che tutto questo non sarà più possibile. Sono in attesa di nuove comunicazioni da parte del Comune. Ho dato vita a questa realtà autoproclamandomi bibliotecario, ma operare nell’ambito della cultura e del sociale è davvero molto difficile”.
E ancora: “La chiusura della biblioteca sarebbe una grave perdita per tutta la città. Si parla tanto di librerie di quartiere e biblioteche di rione ma nulla viene fatto a tal proposito. La cosa non mi stupisce. Io ho la stessa visione di Marguerite Yourcenar, diceva che ‘fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che, da molti indizi, mio malgrado, vedo venire'”.
La biblioteca di Pietro, dove ricordiamo ancora, i libri vengono donati o barattati, è stata anche menzionata anche dalla rivista Forbes nell’ambito di un reportage su Palermo.
Pietro non si arrende: “Ho preparato tantissimi libri per i ragazzi delle scuole, compresi i dizionari di greco e latino. La notizia della chiusura ha fatto arrabbiare molti, ci chiediamo il perché. Io ho bisogno del sostegno di tutti, confido nel fatto che si trovi una soluzione e la biblioteca possa continuare a vivere. Al momento non so cos’altro fare”.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Leoluca Orlando con un post pubblicato su facebook. Il primo cittadino ha scritto: “Ho appreso di uno spiacevole episodio che coinvolge la Biblioteca Privata Itinerante “Pietro Tramonte” che da anni svolge, in modo del tutto informale, una meritoria azione di promozione culturale di strada nella nostra città. Ho incaricato gli Assessori per la cultura e per le attività produttive di adoperarsi affinché, applicando i regolamenti comunali si trovi una soluzione adeguata a far sì che prosegua l’attività della biblioteca, che è un modello di promozione culturale dal basso e spontanea”.
L’augurio di tutti è che la biblioteca non chiuda e che Pietro possa continuare la sua opera di divulgazione della cultura attraverso la lettura.