Ottava edizione, e non si cambia: ritorna infatti anche quest’anno “Natale a Palermo, un itinerario culturale tra arte architettura e musica”, il cartellone di concerti natalizi in chiese, palazzi, oratori e luoghi storici di Palermo, a volte anche poco conosciuti. La rassegna, giunta appunto alla sua ottava edizione, è organizzata dai club service cittadini, Rotary, Lions, Inner Wheel, Soroptimist, con l’associazione Volo e Spazio Cultura che la offrono alla cittadinanza e ai turisti.
La formula resta sempre la stessa: dieci concerti in tutto, si inizia da Santo Stefano e si va avanti fino alla Befana, quindi dal 26 dicembre al 6 gennaio, tutti ad ingresso libero.
Palermo, città dell’accoglienza e della solidarietà, città che guarda avanti e si prepara ad accogliere Manifesta nel 2018, mettendo a disposizione i suoi luoghi di cultura. Ma è giusto che anche i Club service e le associazioni si impegnino nel fare, di pari passo con le iniziative promosse dalle istituzioni. In questo modo affermano la loro volontà a contribuire concretamente alla vita della città. La volontà di essere parte attiva emerge anche da questa nuova edizione di “Natale a Palermo”, manifestazione portata avanti con pochissime risorse, ma con tanta dedizione e impegno dai soci dei Club, e dai numerosi musicisti impegnati, che ogni anno, gratuitamente, offrono il loro contributo artistico.
“Già nelle edizioni precedenti, siamo riusciti a far conoscere siti monumentali poco noti o del tutto sconosciuti ai più, e il pubblico ha risposto con grande attenzione e partecipazione – dice Giacomo Fanale, coordinatore della manifestazione – decretando il successo delle ultime edizioni della manifestazione. Quest’anno proseguiamo nell’intento di spingere il pubblico a scoprire e amare questa città”.
La rassegna Natale a Palermo è stata presentata oggi a Palazzo Sant’Elia – che ospiterà anche uno dei concerti – dai rappresentanti di Rotary, Lions, Inner Wheel, Soroptimist. Presente l’intero comitato organizzatore formato da Maria Di Francesco, Giacomo Fanale, Gaetano Colajanni, Roberto Tristano, Gabriella Maggio, Carmen Cutrera, Giuseppe Dragotta e Nicola Macaione.
La manifestazione è stata presentata dal direttore artistico, Gaetano Colajanni. L’avvio sarà dato per santo Stefano, lunedì 26 dicembre, alle 18, nell’imponente chiesa di San Giuseppe dei Teatini: l’apertura è affidata alla Balarm Sax Orchestra, ensemble nato in seno alla classe di sassofono di Giuseppe Palma (che lo dirige) al Conservatorio Bellini. Accompagnerà il giovane mezzosoprano Ambra Abbisogni in una fatale Habanera dalla “Carmen” di Bizet, quindi affronterà il “Concerto n.1 in fa minore” di Bach (Nicola Mogavero solista al sax soprano), il “Bolero” di Ravel, “Sir Patrick per sassofoni” di Philippe Geiss e un brano dalla colonna sonora de “I pirati dei Caraibi” di Baldet.
Martedì 27 alle 19 ci si sposterà poco distante, nella straordinaria chiesa di Sant’Orsola dove il trio Spargite Flores proporrà, tra gli stucchi del Serpotta, l’elegante concerto “Le nuove armonie” su strumenti antichi: il mezzosoprano Elena Pintus affronterà un repertorio “galante” e barocco con Maurizio Parisi al flauto dolce e Licia Tani al clavicembalo. Mercoledì 28, alle 19 nel salone di Palazzo Sant’Elia – preceduto da una visita guidata facoltativa alla mostra su “Topazia Alliata” – , ci sarà spazio per la musica tradizionale latina proposta dai Trinidad en Vivo, ovvero Angelo Accardi (chitarra e voce), Samuel Davì (tromba) e Guna alle percussioni: il loro sarà un vero e proprio viaggio nel più tradizionale sound caraibico, dai Buena Vista Social Club a Jarabe de Palo.
Per scoprire i giovanissimi (ma già accreditati) coro e orchestra del Liceo musicale Regina Margherita ci si dovrà recare il 29 dicembre alla chiesetta di Sant’Antonio da Padova (in corso Tukory, a ridosso di piazza Stazione). Salvatore Scinaldi dirigerà solisti, coro e orchestra – nati nell’anno scolastico 2003/2004 e da allora molto apprezzati, tanto da aver suonato anche dinanzi al presidente Napolitano nella tenuta di Castelporziano – in un programma di canzoni e brani natalizi che guardano moltissimo alle culture diverse. Quest’anno ritorna l’amatissima chiesa della Concezione al Capo: ospiterà il 30 dicembre “Sfumature di Viola”, un duo viola e pianoforte, rispettivamente Salvatore Giuliano e Adriana Biondolillo, in un repertorio romantico che recupera uno strumento insolito come la viola e lo consegna alla sua reale importanza, anche attraverso un repertorio cameristico poco indagato e di nicchia.
Pausa per Capodanno, si riprende il 2 gennaio alla chiesa San Francesco di Paola con il Coro Incontrovoce dell’Accademia Corale Henri Farge, diretto da Fabio Faia: un programma seducente che spazia da Purcell alle colonne sonore di Morricone.
Il 3 gennaio la maestosa chiesa della Magione accoglierà il Bossa Nova Duo: di nuovo Guna alle percussioni, stavolta al fianco di Manuele Bruno (chitarra e voce) per scorribande azzardate nella musica latina, da Jobim a Joao Gilberto. Il Carmine Maggiore è nel cuore dell’Albergheria: pochi al conoscono, anche se la sua cupola maiolicata sovrasta il cuore antico della città: qui il 4 gennaio, alle 20, suonerà l’orchestra che è l’anima della manifestazione: l’Accademia Musicale Siciliana diretta da Jack Bowman, accompagnerà i due solisti, Giorgio Rosato al violino e Salvatore Ferraro all’oboe. Musiche di Albinoni, Bach, Mendelssohn Bartholdy, Stamitz.
Gli ultimi due concerti saranno il 5 e 6 gennaio: il primo a Sant’Agostino e vedrà protagonista il Bellini Wind Quintet, nato in seno all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta: un giovane quintetto che si cimenta in ardite trascrizioni per fiati di brani del repertorio lirico sinfonico. Si chiude nel Pantheon cittadino: a San Domenico il 6 gennaio ritorna l’orchestra dell’Accademia Musicale Siciliana ma stavolta sul podio ci sarà il direttore artistico del festival, Gaetano Colajanni, solisti il soprano Letizia Colajanni e il tenore Leonardo Alaimo, che lo scorso anno avevano ottenuto un caloroso successo affrontando arie del Belcanto.
Tutti i concerti sono ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti.
La rassegna è costruita in collaborazione con l’Accademia Musicale Siciliana, l’associazione Volo, “Fanaleartearchitettura”, Spazio Cultura, le Confraternite, la Diocesi, e con il patrocinio di Comune e Provincia, oggi libero consorzio di Comuni.
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